Assembrati all’ultima cena Scatta la multa

Giorgio

Comaschi

È inutile che stiamo a parlare di un’Ultima Cena. Non si può, c’è poco da fare. Intanto la follìa di andarsi ad assembrare in un locale in tredici. D’accordo che i contagi in Israele sono crollati ma Erode, giustamente, vuole monitorare tutto. Ecco perchè i suoi uomini sono piombati nel cenacolo e han fatto 400 euro a tutti. Gli apostoli hanno protestato dicendo che erano andati a trovare un parente che non stava benissimo, ma i soldati non ci hanno creduto. C’è il sospetto che qualcuno abbia fatto la spia telefonando alle guardie e subito si è capito subito chi può essere stato il traditore (anche perchè sennò, storicamente, crollerebbe tutto). L’assembramento insomma era inaccettabile. Non c’era la distanza di due metri fra i commensali e nessuno aveva la mascherina secondo norma. Altra multa. Giovanni era l’unico ad averla, ma l’aveva appesa all’orecchio e Leonardo, per non rovinare l’estetica del dipinto, l’ha ignorato. Altra multa. Poi il vino. Troppo. E dosi eccessive. Palloncino a tutti e Pietro aveva 0,8. Multona, ritiro della spada e 5 punti sulla patente per guidare il somarello.

Due persone poi sono state multate perchè sorprese a darsi un bacio. Non si può! Dovevano darsi, al limite, il gomito. Uno dei due, piuttosto piccato, pare abbia detto: "Lei non sa chi sono io!". E Giuda, l’altro dei due multati ha urlato: "Ma come? Ma è la prima volta che faccio un’infrazione! Multate piuttosto quelli che lo fanno continuamente! (Frase che ricorrerà nei secoli)". Ignorato. Alla fine il gruppo è stato disperso. Lockdown totale, gli apostoli costretti ad uscire solo con autocertificazione, mentre il Capo no, con la tessera da giornalista poteva girare.

Il proprietario del locale si è lamentato: "Così ci fanno chiudere del tutto", ha detto. E ha aggiunto: "Non mettete in croce i ristoratori". Lo hanno ascoltato e hanno messo in croce altri. Gli apostoli hanno detto per primi una frase che è poi verrà ripresa da molti: "Andrà tutto bene!".