Sabato 20 Aprile 2024

Assalto armato nella villa di Toni. Il bomber picchiato davanti ai figli

Modena, ore di terrore per il campione del mondo: "Ho subito un trauma, ma la mia famiglia sta bene"

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Un commando di rapinatori professionisti e senza scrupoli, che sicuramente il colpo lo aveva studiato nel minimo dettaglio. È quello che giovedì sera ha fatto irruzione nella villa del campione del mondo Luca Toni, a Montale Rangone, nel Modenese, sequestrando la sua famiglia. Un’ora intera in balia dei banditi che hanno atteso il ritorno del calciatore dopo aver chiuso in una stanza la moglie di Luca Toni, Marta Cecchetto oltre alla suocera e alla badante e ai due figli della coppia.

I bambini non sarebbero stati fortunatamente legati mentre tutti gli adulti sarebbero stati immobilizzati con nastro adesivo. Luca Toni, invece, colpito con il calcio della pistola, è stato poi obbligato, prima di essere a sua volta legato con un filo, a consegnare alla banda orologi, preziosi e denaro. Il calciatore, comprensibilmente sotto choc ha sfogato su Instagram la sua amarezza con la richiesta di rispetto e serenità. "La cosa che conta di più è che la mia famiglia sta bene – scrive Toni –. Non ci hanno fatto del male, pur avendo subìto tutti un bel trauma e un forte spavento". E ancora: "Poiché la notizia circola, volevo comunicare che giovedì sera tra le 19.30 e le 21.30 ho subìto una rapina in casa da parte di tre malviventi che indossavano passamontagna e armi. Dispiace anche il fatto che i malviventi mi abbiano portato via beni preziosi ma soprattutto affettivi. A seguito della rapina sono intervenute le forze dell’ordine, probabilmente chiamate dai vicini insospettiti da una macchina in movimento nella mia via. La vigilanza non si è accorta di nulla". Già nel 2008 la villa era stata svaligiata.

Sicuramente i tre rapinatori – ai quali se ne aggiungerebbe un quarto che li attendeva in auto – avevano preventivamente analizzato le abitudini della famiglia Toni tanto da riuscire a fare irruzione nella villa prima del rientro del campione. Ecco come si sarebbero svolti i fatti: Luca Toni torna a casa intorno alle 21.30 e si trova davanti uno dei banditi che lo colpisce alla nuca con il calcio della pistola. Il calciatore viene costretto ad entrare in casa: in una stanza, nel frattempo, gli altri malviventi hanno rinchiuso e legato la moglie, la suocera e la badante. Le vittime sono state immobilizzate con nastro adesivo.

Nella stessa stanza ci sono anche i bimbi del campione che, fortunatamente, non vengono legati. I malviventi ispezionano la villa, in cerca di eventuali casseforti e oggetti di valore. Toni viene costretto a consegnare loro una decina di rolex e contanti per circa mille euro per essere a sua volta immobilizzato con un filo. A quel punto il commando scappa a bordo di un’Audi A3; vettura segnalata recentemente in occasione di altri furti nelle abitazioni della provincia. Sul posto, poco dopo, pare chiamate dai vicini insospettiti dalla presenza del mezzo, arrivano le forze dell’ordine. Ora i carabinieri stanno indagando a 360 gradi – coordinati dalla procura – per identificare i responsabili della rapina, sperando che la banda, composta probabilmente da persone dell’Est, abbia commesso qualche errore lasciandosi alle spalle eventuali tracce. "Chiedo rispetto e privacy per me e la mia famiglia in questo momento. Grazie a tutti", conclude il post il campione del mondo.