Giovedì 18 Aprile 2024

Asia festeggia un anno da sobria "Ero nell’abisso di droghe e alcol"

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Nuovi scopi, nuovi obiettivi. Un passo e un giorno alla volta. "Festeggio un anno da sobria. Con droghe e alcol avevo toccato il fondo. Mi ha aiutata il buddismo. Il mio Karma si è trasformato". Asia Argento è troppo intelligente per non sapere che i mostri si nascondo negli armadi ma non spariscono. E per tenerli buoni, visti i tempi, può servire anche condividerli su Instagram. A 46 anni racconta il senso di questo traguardo: "Chi mi conosce, ha letto il mio libro o semplicemente mi ha seguita in questi 37 anni di vita pubblica, sa che da quando ero una ragazzina ho cercato di colmare un vuoto dentro di me". Una voragine fatta di paure, dice, ego e difetti di carattere. Che ha cercato di riempire "con l’abuso di droga prima e alcol poi". "Ho provato ad annegare i dispiaceri nell’oblio ma dopo un po’ hanno imparato a galleggiare. E i miei ansiolitici sono diventati dei depressivi. Ero già stata sobria dal 2013 al 2016, però poi ho avuto una ricaduta che è durata 5 anni in cui ho veramente toccato il fondo, in tutti sensi ma soprattutto spiritualmente".

Troppo dolore. La morte della sorella Anna, il suicidio del fidanzato Anthony Bourdain. Gli amici non sapevano cosa inventarsi per tirarla fuori dal pozzo. Scrivi un libro autobiografico, butta tutto lì dentro e non pensarci più. Ma la pagina bianca era "odiosa", la trappola sigillata. La ragazza con un angelo sopra il pube e molte vite (attrice, regista, sceneggiatrice, cantante, producer musicale e dj) vagava segnata dal dolore fra la camera da letto e il bagno. Le era ostile anche il salone, per non parlare del mondo.

Il nuovo cambio di rotta è arrivato anche grazie al buddismo dopo la perdita di sua madre, un anno e mezzo fa: "Ho iniziato a praticare con Nichiren Daishonin e il mio karma ha iniziato a trasformarsi. Così i miei pensieri, le azioni, le parole. Ho ritrovato il desiderio di smettere di farmi del male, di espandere la mia coscienza". Il resto lo ha fatto il programma degli Alcolisti anonimi e se lo racconta pubblicamente "è perché il mio coming out possa incoraggiare chi soffre ancora. C’è una soluzione, si può uscire". Le vie della guarigione sono imprevedibili. "Provo una gratitudine immensa e ringrazio gli amici che percorrono con me la strada che porta verso la luce. Ho smesso di bere un giorno dopo il terzo anniversario della morte di Anthony. Oggi mia sorella Anna avrebbe compiuto 49 anni. Dedico a loro il mio progresso e prego per la loro pace".

Viviana Ponchia