Mercoledì 24 Aprile 2024

A 12 anni alla guida di una Smart, il comandante dei vigili: qui, come sul set di Gomorra

Arzano (Napoli), il capo della polizia locale che ha notificato la multa da 6mila euro vive con la scorta. Il padre del ragazzino e i guai con la giustizia

Arzano (Napoli), 28 giugno 2022 - A 12 anni alla guida di una Smart. Con tanto di video postato su Tik Tok come un vanto e multa di oltre 6mila euro per gli adulti che avrebbero dovuto vigilare su di lui.

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A 12 anni alla guida di una Smart: multa da 6mila euro per i genitori

Ma c'è ben altro nella storia di Arzano (Napoli). C'è ad esempio il comandante della polizia locale, Biagio Chiariello, che proprio per il suo lavoro è stato minacciato di morte e da marzo vive sotto scorta. "Qui è come sul set di Gomorra", dice. Comandante, quindi questa storia del bambino di 12 anni alla guida racconta anche qualcos’altro, non solo una follia automobilistica? "Qui c’è un problema culturale. Davvero sembra di stare sulla serie TV. Il contesto è particolare. Il padre del 12enne ha avuto dei problemi con la giustizia, un pezzo grosso della mala locale, uscito da poco dal carcere". 

E come ha reagito quando gli ha contestato la multa?

"Mi ha detto semplicemente che era stata una persona di famiglia che ha commesso uno sbaglio". Una multa che supera i 6mila euro. "Abbiamo identificato il minore e siamo risaliti ai genitori che esercitano la patria potestà". Come si arriva a quel conto? "Intanto abbiamo contestato l’incauto affidamento al soggetto che ha dato la macchina al minore e ha messo lui alla guida. Anche in questo caso è prevista una sanzione". Il papà e alla mamma del dodicenne, invece? "Rispondono della sanzione prevista dall’articolo 116 del codice della strada". Quello che contesta la guida senza patente. "Sì, ricade sui genitori perché il dodicenne non può risponderne. Quindi l’abbiamo contestata al papà e alla mamma. E abbiamo sanzionato anche l’intestatario del contratto di noleggio, un’altra donna, per incauto affidamento. Non ha vigilato. In tutto superiamo i 6.000 euro". Le è mai capitato altre volte di imbattersi in situazioni del genere? "No, ma è anche difficile riuscire a cogliere le persone in flagranza". Ma questa prova alla guida ha un significato simbolico in un certo mondo? "Abbiamo trovato un altro video, il dodicenne e altri ragazzi si immergono nella realtà mafiosa della Sicilia, ognuno fa una scenetta, interpreta un personaggio di Cosa Nostra. Noi questo lo abbiamo rappresentato a chi di dovere poi si vedrà. E abbiamo anche inoltrato una segnalazione al tribunale per i minorenni". Cosa significa fare il comandante dei vigili urbani in quella terra? Lei ha già subito minacce di morte per il suo lavoro. "Non è semplice. Qui emulano molto i personaggi di Gomorra, moto, Ferrari e champagne. È un problema di cultura. Ma le forze dell’ordine stanno facendo un grande lavoro, anche se la situazione è complicata. Ad aprile sono stati arrestati due soggetti, quelli che mi avevano minacciato di morte. Con l’aggravante del metodo mafioso. Poi è stata fatta un’altra retata, con l’arresto di 27 persone". I bambini crescono in questa cultura che lei sta descrivendo? "Purtroppo è così". E questa bravata è qualcosa in più? "Diciamo che loro usano molto Tik Tok e Instagram per esprimere la loro spavalderia. Le intenzioni del ragazzo non so quali siano. Sicuramente il padre ha una storia precisa. Quando gli abbiamo notificato il verbale aveva uno sguardo di disapprovazione. Noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare. È il nostro dovere".

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