Giovedì 18 Aprile 2024

Arte e cultura riaccendono il Paese Torna in scena la grande bellezza

Da governatori e sindaci la ricetta per aumentare l’attrattività. "Ora servono collegamenti e più risorse"

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di Marco Galvani

L’arte, la cultura, la musica, il turismo sono la bellezza. E l’anima dell’Italia. Ma "non basta essere belli. Bisogna far sapere che sul nostro territorio si può fare impresa e fare vacanza. Creando però servizi e infrastrutture per migliorare i servizi". Le parole di di Renata Tosi, sindaco di Riccione – la seconda città più cercata su Google dopo Roma – danno voce alle richieste di Comuni e Regioni che dal palco della Villa Reale di Monza hanno chiuso la due giorni di dibattiti e confronti Dietro le quinte organizzata dal Gruppo Monrif per cominciare a definire le strategie della ripartenza. Con il patrocinio della Camera dei Deputati, del ministero del Turismo e del Comune di Monza e con il sostegno di numerosi partner (Generali, Bracco, Vivaticket, Blastness, Safe digital company Italia, King sport&style, Med Store, Movement, Reggia di Monza, Sport e Salute), l’evento ha dato voce ai professionisti della cultura, dello spettacolo e del turismo per far arrivare alla politica i bisogni di settori tra i più colpiti dalla pandemia.

Eppure "la cultura e il turismo sono un mezzo per fare Pil, ma anche per stare bene – chiarisce il governatore della Lombardia Attilio Fontana –. Certo, i soldi sono importanti, ma è più importante la determinazione degli operatori a ripartire. I dati lo stanno dimostrando: ad agosto il turismo in Lombardia ha registrato un +8,4% rispetto allo stesso mese del 2019. E questo è anche merito di investimenti che sono stati fatti e che bisogna continuare a fare. Creando reti che diano la possibilità di visitare luoghi che spesso, da soli, non spingono a un viaggio". La rete, appunto. "Dobbiamo imparare a ragionare come filiera, con meno campanilismo", è il monito di Tosi. "Smettiamo di arroccarci dentro le mura e uniamoci fra territori", aggiunge il sindaco di Monza Dario Allevi.

Per farlo "dobbiamo migliorare i collegamenti, per rendere più accessibili i territori – l’invito di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana –, in particolare tra il Tirreno e l’Adriatico. E poi ritengo una cosa assurda che ancora oggi i treni dell’alta velocità da Milano a Roma, a Firenze debbano entrare alla stazione di Santa Maria Novella e che il tunnel per evitarlo slitti al 2028". La soluzione? "Quella bellezza di cui andiamo orgogliosi dev’essere organizzata e fruibile. E sostenuta con risorse. Magari con opportunità fiscali concordate con il governo – propone Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche –. Durante la pandemia tutte le Regioni hanno inventato iniziative a sostegno di cultura e turismo, con ristori e investimenti".

Occorre reagire. Come ha fatto l’Umbria. "Dopo il terremoto del 2016 abbiamo avuto la pandemia, eppure ci siamo fatti forza – assicura la presidente Donatella Tesei –. Stiamo cercando di creare occasioni, dalla creazione della Film Commission per portare produzioni cinematografiche sul nostro territorio alle edizioni dell’Umbria Jazz, al Festival dei Due Mondi a Spoleto". È importante "far riscoprire agli italiani la bellezza di fare il turista in Italia". Chiude Tosi: "Bisogna ripartire tutti, nessuno deve restare indietro".