Molnupiravir, arriva la pillola anti Covid: cos'è e come funziona

L’antivirale della Merck verso l’autorizzazione di emergenza negli Usa: il titolo vola in Borsa. Stando ai test i decessi risultano ridotti del 50%

La pillola anti Covid

La pillola anti Covid

Se tutto andrà secondo le previsioni, presto avremo un’arma in più contro la pandemia, un antivirale da prendere per bocca, da prescrivere ai primi segni di malessere, su soggetti suscettibili, a corto di anticorpi. Servirà ad attenuare la carica virale e prevenire gli aggravamenti indotti dall’infezione da Sars-Cov 2 senza sostituire i vaccini, che sono indispensabili per mettere definitivamente alle corde il Covid-19.

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Le tre pillole che curano il Covid: come funzionano

"Arriveranno a breve i risultati di uno studio di fase III sull’antivirale anti-Covid molnupiravir – ha spiegato Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato MSD Italia, in occasione della convention Inventing for life a Roma – indicato nelle prime fasi di infezione, senza richiedere ospedalizzazione o degenza in day hospital. Investire in salute è uno degli insegnamenti che ci lascia la pandemia". Tra le altre lezioni apprese, "l’importanza di una collaborazione pubblico privato in ricerca", così come quella di "recuperare in fretta il gap rispetto alle altre malattie, tralasciate nell’emergenza".

Anche i medici di medicina generale potranno prescrivere l’antivirale in modo autonomo, secondo linee guida condivise, e i pazienti potranno eseguire la terapia a casa, per cinque giorni quattro volte al giorno. Da mesi erano in corso studi sperimentali, ora in dirittura d’arrivo da parte della Merck americana (in Italia denominata MSD) e dalla Ridgeback Biotherapeutics. Anche Roche e Pfizer sono in pista per arrivare a produrre un antivirale efficace in grado di stoppare la replicazione del virus all’interno del corpo umano e aggiungersi agli anticorpi monoclonali (che hanno un diverso meccanismo d’azione), fermo restando che la pietra miliare resta come si diceva quella rappresentata dai vaccini, salvavita irrinunciabili per tutti, e su quelli non si discute.

Molnupiravir ha ridotto del 50% il rischio ospedalizzazione o l’esito letale nei Covid affetti da forme lievi o moderate. E mentre il titolo della Merck vola in borsa a New York, l’infettivologo Gianni Rezza, in conferenza stampa all’Istituto Superiore di Sanità afferma:"I risultati sembrano promettenti dobbiamo vederli per valutarli con attenzione, ma è chiaro: abbiamo vaccini e anticorpi monoclonali, abbiamo bisogno anche di farmaci antivirali".

"Ora il ministero della Salute - ha aggiunto Rezza - sta studiando insieme all’Aifa anche la possibilità di una somministrazione combinata del vaccino anti-Covid con l’anti-influenzale, e a brevissimo arriveremo a produrre un’opinione in merito".

"Questa è la prima volta che un farmaco antivirale somministrato per via orale mostra di funzionare nella terapia anti-Covid – ha dichiarato da parte sua Matteo Bassetti, presidente della Società italiana terapia antinfettiva, a proposito di molnupiravir – e questo è una dato straordinario. Sono molto orgoglioso, perché nel nostro centro a Genova è stato arruolato l’unico paziente italiano dello studio".