Arriva da Kiev ma ammira Putin. A Milano salta lo show del ballerino

Polunin ha il volto dello zar tatuato sul petto. E non ha preso le distanze dalla guerra

Il ballerino Sergei Polunin

Il ballerino Sergei Polunin

È nuovamente rimandato Rasputin, lo spettacolo del ballerino Sergei Polunin che avrebbe dovuto debuttare nell’aprile 2020, ma è stato spostato causa Covid al 9 e 10 aprile. Domani l’annuncio ufficiale e una eventuale nuova data per il prossimo anno dell’esibizione del ballerino ucraino che ha sul petto un tatuaggio che raffigura Vladimir Putin. "Abbiamo cercato più volte Polunin nei giorni scorsi – ha spiegato al Corriere della Sera Gianmario Longoni, direttore artistico del Teatro degli Arcimboldi — per avere una sua dichiarazione, sollecitata dalla stampa, che definisse pubblicamente la sua posizione nei confronti dell’invasione russa in Ucraina. Ci rispondeva che era molto colpito e turbato dagli eventi. Poi c’è stato un blackout nelle comunicazioni. Venerdì scorso la sua organizzazione ci ha mandato la diagnosi dell’ospedale di Novosibirsk con le lastre che attestano la lesione al piede. Ci hanno detto che ora Sergei è a Dubai a farsi operare e che fino a gennaio non si sente di prendere nuovi impegni". Su Instagram Polunin non posta più nulla da due settimane e sotto l’ultimo post, che pubblicizza Lo schiaccianoci a Sochi dal 6 all’8 marzo, sono tanti i commenti di chi gli chiede di prendere una posizione contro Putin e ironizza sul suo tatuaggio.

Nel 2019 sul suo profilo Instagram aveva esortato i colleghi a essere virili, guerrieri, leader della famiglia e a smetterla di fare le femminucce. "Smettetela di essere deboli, siate guerrieri", parole che furono definite omofobe e sessiste e che gli valsero l’espulsione dall’Opera di Parigi e da quella di Roma.