Giovedì 18 Aprile 2024

E' morto Arrigo Levi. Primo giornalista a condurre un tg in Rai

E' stato consigliere per le relazioni esterne del Quirinale, prima con Carlo Azeglio Ciampi e poi con Giorgio Napolitano

Arrigo Levi insieme a Carlo Azeglio Ciampi (Ansa)

Arrigo Levi insieme a Carlo Azeglio Ciampi (Ansa)

Roma, 24 agosto 2020 - E' morto Arrigo Levi, giornalista e scrittore. Nato a Modena il 17 luglio 1926, aveva 94 anni. Costretto nel 1942 a trasferirsi con i genitori in Argentina per sfuggire alle persecuzioni delle leggi razziali, si è avvicinato al giornalismo a Buenos Aires collaborando al giornale "L'Italia libera" del Partito d'Azione. Dopo essersi spostato in Israele ed essersi arruolato come volontario nelle brigate del Negev con cui ha partecipato alla prima guerra arabo israeliana, negli anni successi ha lavorato di nuovo in Italia, poi a Londra e Mosca. Nella capitale russa è stato inviato del Corriere della Sera e poi corrispondente de Il Giorno.

Nel 1966 è passato alla Rai, dove ha condotto il telegiornale fino al 1968: una novità per l'epoca perché prima le notizie venivano lette da uno speaker e non da un giornalista professionista. Dal 1969 Levi ha lavorato alla Stampa di Torino prima come inviato e poi come direttore. Dal 1979 al 1983 ha collaborato con il Times. Nel 1988 è diventato capo editorialista del Corriere della Sera e dal 1998 al 15 maggio 2013 è stato consigliere per le relazioni esterne del Quirinale, prima con Carlo Azeglio Ciampi e poi con Giorgio Napolitano.

Era tornato a casa dopo un lungo ricovero dovuto a problematiche legate all'età: in ospedale quando aveva sentito approssimarsi la fine ha cantato l'inno d'Israele e una filastrocca modenese, legata probabilmente alla sua infanzia. I funerali saranno in forma privata a Modena nei prossimi giorni.

Mattarella: "Levi giornalista raffinato"

"Ho appreso con tristezza la notizia della scomparsa di suo padre Arrigo, giornalista colto e raffinato, direttore autorevole, per lunghi anni stimato consigliere della Presidenza della Repubblica sotto i Presidenti Ciampi e Napolitano". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricorda Arrigo Levi in un messaggio inviato alla figlia Donatella. "Con i suoi libri, le sue corrispondenze dall'estero e le sue trasmissioni televisive - prosegue il messaggio -, ha raccontato e acutamente interpretato i grandi sommovimenti dell'eta' contemporanea. Lo ricordo anche per la passione civile che lo ha animato sin da giovanissimo e per l'inconfondibile tratto umano, affabile e signorile. Le porgo, gentile signora Levi, sentimenti profondi di cordoglio e di vicinanza".