
Il più grande piano di deportazione interna della storia americana. È quello che Donald Trump ha in mente di attuare se riuscirà a tornare alla Casa Bianca nel 2025. Un’operazione anti-migranti ancora più estrema delle misure decise durante il suo mandato che non prevede solo la chiusura delle frontiere con il Messico ma rastrellamenti e arresti casa per casa di tutte le persone che vivono "illegalmente" negli Stati Uniti. Non è una novità che il tycoon nei suoi comizi agiti spesso lo spettro dei migranti-criminali per guadagnarsi il favore dei suoi sostenitori più di destra. Né che usi la questione dei flussi migratori senza controllo per attaccare le politiche di Joe Biden. Proprio ad un evento elettorale qualche giorno fa, ha annunciato che il primo giorno da presidente firmerà un ordine per bloccare i finanziamenti per alloggio e trasporto degli immigrati privi di documenti accusando, senza prova, l’attuale commander-in-chief di aver speso più di 1 milione di dollari per ospitare migranti in "alcuni degli hotel più lussuosi del paese".