Mercoledì 24 Aprile 2024

Arrestato il fratello del giovane ucciso che studiò a Bologna

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Mentre a Bologna, in piazza Nettuno, decine di iraniani e bolognesi si riunivano a lutto in un presidio per ricordare Mehdi Zare Ashkzari, il trentunenne iraniano ex studente dell’Unibo morto una settimana fa in Iran per le botte ricevute in carcere dopo essere stato arrestato per avere manifestato contro il governo, a migliaia di chilometri di distanza, a Ashkezar di Yazd in Iran, la polizia del regime stava arrestando il suo fratellino adolescente, Ehsan, 17 anni.

Colpevole di essergli parente, di avere partecipato al suo funerale, di avere pianto sulla sua tomba e, soprattutto, di essere comparso in un video che lo ritraeva a ridere e scherzare in auto con il fratello maggiore. Video condiviso dallo stesso Ehsan, in memoria del fratello cui era legatissimo, il giorno del funerale. A dare la notizia dell’arresto, uno degli amici più cari di Mehdi a Bologna. "È l’ennesimo sviluppo preoccupante. Avevamo avvisato sul rischio di ritorsioni ai parenti", riflette Riccardo Noury di Amnesty International.

Il diciassettenne è stato arrestato subito dopo la cerimonia in onore di Mehdi a sette giorni dalla sua morte, tenutasi sulla sua tomba a Yazd, cui avevano partecipato anche numerosi parenti e amici. Nonostante sia illegale in Iran manifestare o anche solo celebrare i funerali di una persona ritenuta "dissidente", la polizia ha arrestato soltanto il fratellino adolescente, a quanto si apprende.

f. o.