Venerdì 4 Ottobre 2024

Armita come Mahsa, morte cerebrale per la 16enne iraniana

La 16enne iraniana Armita Garavand è in coma irreversibile a causa di un'aggressione da parte di una guardia della metro. La famiglia è stata trattenuta in custodia e il regime teme le proteste di piazza.

Armita come Mahsa, morte cerebrale per la 16enne iraniana

Armita come Mahsa, morte cerebrale per la 16enne iraniana

La speranza che le indiscrezioni non fossero vere hanno lasciato il passo al timore che Armita Garavand, la 16enne iraniana aggredita il primo ottobre da una guardia della metro per essersi tolta il velo, sia ormai in coma irreversibile: "La morte cerebrale sembra certa", riporta il sito dell’agenzia iraniana Borna, confermando quello che di fatto tutti immaginavano da tempo. Alla madre Shahin Ahmadi era stato impedito di entrare all’ospedale Fajr di Teheran per vedere la figlia e, dopo le sue proteste, era stata trattenuta in custodia. I medici avevano informato la famiglia di Armita che le sue condizioni erano disperate e nelle scorse settimane si era diffusa la notizia che il regime dell’ayotallah Ali Khamenei stesse spingendo per tenere in vita la ragazza. La ragione è da ricercare nella paura che il fiume umano di persone potesse tornare a manifestare come già successo durante le proteste di piazza scoppiate dopo la morte di Mahsa ‘Jinà Amini, la 22enne curda arrestata dalla polizia morale perché indossava male l’hijab e morta dopo le percosse.