Arena di Verona, la Soprintendenza boccia il 'tetto' per l'anfiteatro

Il progetto voluto dalla precedente amministrazione, guidata da Tosi, è stato giudicato invasivo non solo per l'Arena, ma anche per la piazza Bra su cui si affaccia

Un'immagine di archivio dell'Arena di Verona. (Ansa)

Un'immagine di archivio dell'Arena di Verona. (Ansa)

Verona, 4 luglio 2018 - Bocciato il progetto di copertura dell'Arena di Verona. La  Soprintendenza alle Belle Arti della città veneta ha detto no allo studio presentato da un raggruppamento di architetti tedeschi che avevano vinto lo scorso anno un concorso internazionale di idee voluto dalla precedente amministrazione, guidata da Flavio Tosi. 

L'attuale sindaco di Verona, Federico Sboarina, plaude la decisione: "L'Arena è un unicum nel panorama mondiale dei beni culturali. Snaturare questo gioiello con una copertura sarebbe stata stata una ferita non solo all'anfiteatro ma anche all'intera piazza".

Gli architetti tedeschi, SBP & GMP di Stoccarda e Berlino, avevano vinto il concorso per un 'tetto' all'antico anfiteatro, indetto dal Comune. Il progetto proponeva una sorta di moderno velario, con un telo che si stende e poi si riavvolge a scomparsa su un unico lato. Lo stesso Tosi aveva appoggiato la soluzione che, a sua detta, avrebbe dovuto non solo riparare la platea in caso di maltempo, ma soprattutto proteggere le antiche strutture dall'usura del tempo.

Ma non è quelo che ha concluso la Soprintendenza al termine di un percorso di valutazione durato un anno e mezzo. Il 'tetto' è stato giudicato invasivo per la presenza dei sostegni verticali per il velario, sottolinenado che il progetto non tiene conto del sistema complesso dell'Anfiteatro, producendo anche un'alterazione del monumento, invadendo le strutture storiche per la creazione dei sostegni delle telature. Una stortura anche dal punto di vista paesaggistico che andrebbe a modificare l'intera piazza Bra.

"Ringrazio il soprintendente di Verona che con il suo parere negativo e la sua dettagliata analisi scientifica ha messo la parola fine su un progetto della passata amministrazione che non mi ha mai trovato d'accordo. - ha aggiunto il primo cittadino - L'antico velarium romano era ben altro rispetto a un moderno ring, difficilmente rimovibile, che avrebbe prodotto una sostanziale alterazione del monumento". La soluzione c'è: "Ciò che dobbiamo fare per il bene dell'Arena è la manutenzione. Noi abbiamo utilizzato 14 milioni di Art Bonus per lavori che dureranno 5 anni", conclude Sboarina.