Sparatoria ad Ardea, i due fratellini giocavano davanti a casa

I due fratellini uccisi stavano giocando a 30 metri da casa. Non avevano alcuna parentela con l'anziano. La famiglia del killer già segnalata per molestie

Ardea sparatoria

Ardea sparatoria

Roma, 13 giugno - Due fratellini che escono a giocare nel parchetto a 30 metri da casa, una persona psicolabile che spara a loro e poi ad un anziano che sopraggiunge in bicicletta. Dalle prime indiscrezioni sembra che non ci siano legami tra il killer 34enne che ha sparato in via degli Astri e le tre vittime La sparatoria di questa mattina ad Ardea sarebbe avvenuta senza alcun motivo apparente, forse per il gesto di un folle. Pare sia stata infatti esclusa l'ipotesi di una lite tra l'assassino e l'anziano.  

Ha mirato ai due bambini

Il 34enne, con problemi psichici, pare sia stato colto da un raptus e ha aperto il fuoco mirando ai due bambini, che stavano giocando, e all'anziano che stava passando in bicicletta. L'uomo ha sparato almeno tre colpi di arma da fuoco e si èp poi barricato in un'abitazione. In base aquanto accertato dai carabinieri, i due fratellini, Daniel di 10 anni e David di 5, non avevano vincoli di parentela con l'anziano, che stava passando per caso.  Il primo a non farcela è stato il più piccolo, poi purtroppo è mancato anche il secondo bambino.

Già episodi di molestie 

«La famiglia dell'omicida - ha rivela poi il presidente del consorzio Colle Romito, Romano Catino - era conosciuta nel quartiere per episodi di molestie e degrado. Più volte sono stati segnalati alle forze dell'ordine. Basti pensare che una persona della nostra vigilanza interna ha il compito di tenere d'occhio quella villetta».