Martedì 23 Aprile 2024

Arcuri promette: pronti a immunizzare tutti Ma non si sa quando partirà la campagna

Il commissario annuncia: contiamo di iniziare con Francia e Germania. Entro dicembre dovrebbero essere assunti 15mila sanitari

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di Alessandro Farruggia

L’Italia ora punta a iniziare le vaccinazioni assieme a Germania e Francia, ma non sappiamo ancora se ci riuscirà e in quale giorno di gennaio sarà pronta a partire. Il Commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, assicura che i bandi per le siringhe e i reagenti sono stati conclusi con successo e verranno formalmente assegnati nei prossimi giorni e che i sanitari necessari – fino a 15 mila, dei quali 3 mila medici – saranno assunti entro fine mese. E promette che si sta lavorando per partire insieme agli altri grandi paesi europei in una sorta di V-day continentale.

I dati di ieri della pandemia non sono molto confortanti. Sono 16.999 i nuovi casi, contro i 12.756 del giorno prima, ma con 171.586 tamponi, 53mila in più, e infatti il tasso positivi-tamponi totali scende da 10,77% al 9,9%. Sempre molto alti i decessi, 887: il 98% in più dei 499 del giorno prima. Continua invece la riduzione dei ricoveri: quelli ordinari sono 565 in meno (mercoledì -428), per un totale che scende a 29.088, mentre le terapie intensive perdono altre 29 unita’ (ieri -25), con 251 nuovi ingressi, e sono 3.291 in tutto.

"I numeri – chiosa Arcuri – dicono che la curva dei contagi sta rallentando, si sta congelando, le misure stanno funzionando, ma purtroppo i numeri ci dicono anche un’altra cosa: la curva non è scomparsa, dopo 5 settimane, dopo 37 giorni dobbiamo prendere atto che il virus fatica a farsi annientare. E allora prudenza, responsabilità e cautela devono essere le parole d’ordine anche in questi giorni e soprattutto nei prossimi". La grande speranza, l’alba dopo una dolorosa notte, è il vaccino, e Arcuri nega che l’Italia sia in ritardo, pur se sinora la data di avvio della campagna di vaccinazione era stato fissato dal governo "tra il 23 e il 26 gennaio".

Ma gli annunci di Germania e Francia, che intendono partire a inizio gennaio hanno dato all’Italia una scossa. "Noi – dice ora il commissario al Covid 19 – facciamo il tifo perchè la vaccinazione possa partire lo stesso giorno in tutta Europa, e confidiamo che questo accadrà e verrà reso ufficiale nei prossimi giorni". Quando? Nessuno sa ancora dirlo. Alla domanda Arcuri risponde così: "L’Ema il 29 dicembre approverà auspicabilmente il vaccino di Pfizer e il 12 gennaio quello di Moderna. Dopdichè gli enti certificatori dei singoli paesi dovranno fare l’approvazione domestica, e noi siamo pronti a far sì che questo avvenga molto rapidamente.

Nel frattempo Pfizer dovrà fornire il vaccino. Io penso che queste tre cose potranno essere sintonizzate in modo da garantire una partenza contestuale in tutta Europa. Quale sarà il giorno non possiamo dirlo ma noi siamo pronti in qualsiasi momento dal 19 dicembre: prima è, meglio è". Per le siringhe Arcuri si dice "certo" che non mancheranno "neppure il primo giorno". E snocciola i dati dei bandi di gara. "Abbiamo chiesto 158 milioni di siringhe per la somministrazione e la diluizione – osserva – e 22 aziende ci hanno offerto 1 miliardo e 524 milioni di siringhe, circa dieci volte di più. Per il lotto uno, quello per il vaccino Pfizer, siringhe più performanti e precise, abbiamo ricevuto offerte per un totale di 828 milioni quando ce ne servono 150. Per le siringhe che servono per diluire abbiamo offerte per 696 milioni e ce ne servono circa 8 milioni. Da notare che un terzo dei prodotti sembra essere già registrato e quindi possono essere immediatamente utilizzati. Inoltre i prezzi sono molto più bassi di quel che si è detto. Molte aziende si sono poi dette pronte a consegnare in dicembre. Nessun problema anche per i diluenti".

Sulla campagna vaccinale Arcuri assicura che "siamo pronti ad avviare la somministrazione più efficace, efficiente e rapida possibile". "Cominceremo con il personale sanitario, il personale e gli ospiti delle Rsa – ricorda – Poi passeremo agli anziani in ordine decrescente di età: saranno contattati per il tramite dei familiari più giovani, per il tramite dei medici di medicina generale che li assistono, saranno contattati in tutti i modi".

"Quanto ai giovani – ha aggiunto Arcuri – metteremo a disposizione tutti gli strumenti perché si possano prenotare e vaccinare. Nessuno, italiano o straniero, residente in Italia sarà lasciato indietro".