Venerdì 19 Aprile 2024

Arcuri attacca i big dei farmaci "Trattano i Paesi Ue come poveracci"

Il Commissario: "Faremo rispettare i patti, Italia danneggiata più di altri"

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"Noi abbiamo un ritardo nella fornitura di vaccini, un ritardo insopportabile, rispetto al quale faremo ogni cosa per perseguire chi è colpevole di questo ritardo e se è possibile far sì che questo ritardo finisca". Così ha tuonato ieri sera in tv il Commissario straordinario all’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri (nella foto).

"Noi non siamo inerti – ha ammonito Arcuri – e aspettiamo che i produttori di vaccini decidano di restituirci le dosi che avevano previsto di consegnare e non hanno consegnato. Queste aziende non producono bibite e neanche merendine, queste aziende si sono impegnati a dare a 27 paesi europei una certa quantità di vaccini che sono leggermente più importanti delle bibite, e non lo hanno fatto. Pertanto è sacrosanto che noi cerchiamo di dimostrare il loro inadempimento e se possibile di rimetterli su una strada più normale".

Poi la rabbia del Commissario: "Stanno trattando 27 paesi europei come dei poveracci, togliamoci dalla testa che l’Italia è più poveraccia degli altri paesi perché così non è".

Per Arcuri " l’Italia ha un problema in più. Fino qualche giorno fa era il paese d’Europa che aveva fatto più vaccini, quindi se costoro tolgono i vaccini al Paese che non ha ancora iniziato la campagna o la fa lentamente, non gli fanno lo stesso danno che hanno fatto a noi. Fino a sabato scorso noi somministravano 80.000 vaccini in media al giorno, questa settimana ne abbiamo somministrati 28mila perché queste aziende non hanno mantenuto i patti". L’avvertimento del Commisaario: "A noi non servono rassicurazioni, promesse o annunci, servono vaccini".