
La Camera approva in via definitiva, con 159 sì, 53 no e 34 astenuti, il disegno di legge contro la carne coltivata ed è subito scontro con le opposizioni. Con tanto di rissa davanti a Palazzo Chigi tra il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova. Tutto comincia quando Della Vedova, insieme ad una delegazione di +Europa, guidata dal segretario Magi, va davanti a Palazzo Chigi con dei cartelli in mano per protestare contro il provvedimento da loro definito "oscurantista", mentre l’ Assemblea di Montecitorio sta per votare.
Sui cartelli campeggia la scritta: "Coltivate l’ignoranza – Il ddl anti-scientifico e anti-italiano". Dall’altra parte un nutrito drappello di allevatori e agricoltori di Coldiretti che manifesta a sostegno del governo e del ddl, armatì di bandiere e megafoni. Si arriva alle mani, ma alcuni presenti, tra cui agenti della Digos, riescono a separarli facendo tornare Prandini al di là della strada, tra i suoi. "Coldiretti – incalza Della Vedova – si sente autorizzata ad aggredire dei parlamentari che devono poter esprimere la propria opinione perché si sente spalleggiata dal centrodestra". Quindi, invita il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida a non andare in piazza da Coldiretti a gioire per il voto perché altrimenti "legittimerebbe l’aggressione". Il ministro, invece, ci va, insieme al capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti e stringe la mano a Prandini sotto Galleria Colonna, tra gli applausi degli agricoltori di Coldiretti, veri ispiratori del ddl che vieta di produrre e commerciare prodotti derivanti da colture cellulari o da tessuti di animali vertebrati. La maggioranza tira dritto ed esulta con Lollobrigida che annuncia di voler portare subito la questione in Europa e con Foti che spiega come ora l’Italia si ponga "all’avanguardia del mondo" nella lotta alla carne sintetica e nella tutela del nostro cibo. "La battaglia– commenta il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani – è difendere le tradizioni di eccellenza". "Lo stop alla carne ‘cruelty free’ esprime un’ideologia e una visione oscurantista", accusa l’Enpa che prevede "una nuova condanna della Corte di Giustizia europea" per l’Italia. Mentre la Lav parla di norma "antiscientifica" che "protegge chi inquina".