Mercoledì 24 Aprile 2024

Approdo Italia Sbarchi in aumento Più 30 per cento nei primi sei mesi

Da gennaio arrivate 30.866 persone contro le 22.728 del 2021

Aumenta il numero degli sbarchi sulle coste italiane. E sebbene per l’Oim – Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) che fa capo all’Onu – siano "ancora molto limitati" e non vi sia "nessuna emergenza numerica", l’incremento registrato quest’anno rispetto al periodo 2019 - 2021 è evidente. Come emerge dagli ultimi numeri forniti dal dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, aggiornati allo scorso 8 luglio, da gennaio sono già arrivati nel nostro Paese 30.866 migranti (di cui 3.415 minori non accompagnati). Un dato in crescita rispetto ai 22.728 dello stesso periodo dello scorso anno, e nettamente superiore, in confronto ai 7.554 del 2020 e ai 3.186 arrivati tra gennaio e il 15 luglio 2019. Bisogna tornare indietro all’intenso periodo di sbarchi del 2017, quando nei primi sette mesi dell’anno ne arrivarono 93.226, per trovare numeri maggiori.

La maggioranza dei migranti sbarcati quest’anno – stando alle nazionalità dichiarate – viene da Bangladesh (5.033), Egitto (4.967), Tunisia (4.308) e Afghanistan (3.291). Seguono Siria (1.766), Costa d’Avorio (1.114), Eritrea (830), Iran (761), Guinea (753), e Sudan (571).

In particolare nel 2022 si sono registrati alcuni picchi a gennaio (3.035 arrivi rispetto ai 1.039 del 2021, ai 1.342 del 2020 e ai 202 del 2019), ad aprile (3.929 migranti; 1.585 nel 2021; 671 nel 2020; 255 nel 2019) e a maggio (8.152; 5.679 nel 2021; 1.831 nel 2020; 782 nel 2019). Ma anche la media della stagione estiva, dove un incremento degli sbarchi è sempre atteso, risulta più alta di quella degli ultimi tre anni. Nei soli mesi di giugno e luglio sono arrivati oltre 16.761 migranti, contro i 14.449 dello scorso anno, gli 8.893 del 2020 e i 1.625 del 2019. Tanto basta per far parlare il presidente del Consiglio Mario Draghi di un’Italia, ormai, arrivata "al limite" dell’accoglienza.

Con l’attenzione concentrata sulla guerra in Ucraina, la situazione migratoria è tornata al centro del dibattito in occasione dell’incontro tra il premier e il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan nel quale si è prospettata la possibilità che Italia e Turchia costituiscano un meccanismo congiunto per il controllo dei flussi migratori.

Qualcosa si sta muovendo anche sul fronte Ue. Venerdì scorso, a Rabat, la Commissione Ue ha concordato con il Marocco il rinnovo della partnership sull’immigrazione volta a contrastare le reti di trafficanti di esseri umani.

Giulia Prosperetti