Giovedì 18 Aprile 2024

Apprensione per il Papa Torna la febbre, annullati gli impegni "È molto stanco"

Il cardinale Parolin rassicura: "Giornata intensa, deve riposare". L’ipotesi del Covid. Confermato l’incontro di lunedì con Mattarella.

di Nina Fabrizio

Come sempre, si ostenta serenità. "Il Papa era molto stanco, la resistenza a un certo punto viene meno", allarga quasi le braccia il cardinale Pietro Parolin, suo primo collaboratore, investito dai microfoni a un evento ieri all’ambasciata d’Italia. Ma la salute di Francesco torna a preoccupare. Ieri mattina Bergoglio si è svegliato con la febbre, non è dato sapere a quale temperatura, e tutti gli impegni sono stati annullati. Il giorno prima la giornata era stata intensa. In particolare al pomeriggio, Francesco si era lungamente concesso ai fedeli nell’incontro annuale di ’Scholas Occurrentes’, la fondazione pontificia che promuove l’educazione dei bambini più disagiati. Bergoglio ha stretto mani, ha salutato una a una le persone che volevano scambiare con lui una parola, un pensiero, un saluto. Ha concesso anche un’intervista tv diffusa ieri. Al rientro a Santa Marta, un crollo, anche se non come quello improvviso del 30 marzo scorso che lo aveva costretto addirittura al ricovero immediato al policlinico Gemelli. Allora dalla sala stampa fu comunicato in via ufficiale che si trattava di un ricovero per "controlli programmati". In realtà è stato lo stesso Bergoglio, come suo solito, a smentire le stesse comunicazioni del suo entourage ammettendo in seguito che aveva avuto la "polmonite" e che la degenza al Gemelli si era resa necessaria per il sopraggiungere di un "malore" dopo l’udienza generale in piazza San Pietro.

Tornano così le speculazioni sulla salute di Francesco, anche se rimane confermato l’incontro di lunedì col presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, atteso alle 11 al Palazzo Apostolico. Francesco ha una fitta agenda avanti a sé, colma di viaggi, a cui ha aggiunto l’eventualità di recarsi per la prima volta dalla sua elezione in Argentina l’anno prossimo mentre sta supervisionando la futura missione di pace del cardinale Zuppi, prescelto per una iniziativa quanto mai ardua visto anche il blocco di Kiev, dice Francesco a Telemundo, contro ogni ipotesi di mediazione esterna. "Loro non sognano tanto le mediazioni, perché il blocco ucraino è molto forte", "Zelensky si sente forte del sostegno di Ue e Usa". Oltretevere nessuno si vuole sbilanciare. "Gira molto anche il Covid", si dice sottovoce quasi a mascherare i timori per la tenuta di un pontefice 86enne afflitto da acciacchi e che di recente ha ammesso quanto sia dura la sopportazione del dolore per l’artrite al ginocchio.