Mercoledì 24 Aprile 2024

Apertura scuole a rischio caos. "Migliaia di cattedre scoperte"

Scatta l'allarme dei sindacati: 31 agosto data ultima per le assunzioni

Studenti in classe

Studenti in classe

Roma, 27 agosto 2018 - Mancano poche settimane all’avvio dell’anno scolastico e le cattedre scoperte sono ancora tantissime. In Lombardia si parla di quasi 15 mila docenti che mancano all’appello, nel Lazio sono circa 12 mila, in Toscana se ne stimano oltre 5.200, in Emilia-Romagna su circa 4.514 cattedre disponibili per l’immissione in ruolo, potrebbero rimanerne deserte tra le 1.000 e le 1.500. E poi c’è la questione delle maestre diplomate finite fuori dalle graduatorie a esaurimento: secondo i sindacati al Nord un terzo dei maestri di asili ed elementari non si è presentato alle nomine di agosto per l’impasse legata a questa situazione. Per non parlare delle cattedre scoperte sul sostegno che rappresentano ormai un problema strutturale.

Insomma, a sentire i sindacati della scuola, la partenza dell’anno scolastico 2018-2019 rischia di essere tutta in salita. Ma un primo bilancio si potrà fare solo a fine mese. Il 31 agosto scade, infatti, il termine per la chiusura delle assunzioni – ci sono 57.322 posti a disposizione – e per le supplenze annuali. Poi, dal primo settembre, l’ultima corsa per coprire quello che resta. Secondo Marcello Pacifico, presidente dell’Anief , "in 150 mila tra docenti e personale Ata ancora una volta saranno chiamati come supplenti, senza di loro la scuola non potrebbe partire".

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Questa, dunque, confermano al Miur, è la settimana clou, si vedrà se ci sono abbastanza docenti per coprire tutti i 57 mila posti disponibili ma come spiega Anna Maria Santoro, della segreteria nazionale della Flc Cgil, "se il ministero non accetterà la nostra proposta di compensazione, stimiamo che possano restare vuote tra le 15 e le 17 mila cattedre". Per quanto riguarda le immissioni in ruolo, poi c’è tutto il mondo delle supplenze annuali o provvisorie. "Uno degli effetti dell’eliminazione della chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi – osserva Antonello Giannelli presidente dell’Associazione nazionale presidi – è il fatto che la salta la continuità didattica perché le supplenze annuali sono solo soluzioni tampone, mentre con la chiamata diretta c’era l’obbligo di restare sulla cattedra tre anni. Come sempre c’è poca attenzione verso gli utenti, famiglie e alunni, e molta di più verso i sindacati che rappresentano una forza elettorale per qualsiasi governo". Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha annunciato nuovi concorsi "da settembre" per cercare di dare risposte soprattutto al Nord dove si sente maggiormente la carenza di prof. "Noi ci siamo attivati subito – ha spiegato ieri – con l’assunzione di 57 mila insegnanti di cui 6.500 solo per la Lombardia, ma il problema degli organici è a livello nazionale. Stiamo operando per dare ordine e chiarezza ma servirà del tempo".

Le cattedre da assegnare sono migliaia e per alcune materie mancano candidati. Nel piccolo Molise ci sono state quest’anno 83 assunzioni in ruolo di docenti in luogo delle circa 200 previste da contingente. Dopo le scuole dell’infanzia sono scattate le convocazioni ai vari provveditorati per gli insegnanti delle elementari e i prof di medie e superiori. Alcune graduatorie sono esaurite mentre altre, concluso l’ultimo concorso, sono in arrivo ma non in tempo utile per la fine del mese come nel caso di francese, tedesco ed arte. Mancano ancora, inoltre, i professori di matematica e di italiano delle medie. E c’è sempre l’urgenza di trovare insegnanti di sostegno. In Lombardia, ad esempio, sono quasi 9 mila i posti vacanti sulle materie e oltre 5 mila per il sostegno. In Toscana quasi la metà della cattedre vacanti riguardano il sostegno. "Al centro Nord molti posti sul sostegno rimarranno scoperti per la mancanza di docenti con formazione specifica", conferma Santoro. C’è penuria anche di presidi – per l’Anief ne manca "uno su quattro" – e il concorso per dirigenti appena iniziato, con la preselezione di luglio, non potrà avere effetti su questo anno scolastico.

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