Aosta, pulmino di turisti finisce in un torrente. Morto l'autista, salvi i tre passeggeri

L'uomo, un 60enne italiano, avrebbe perso il controllo del mezzo per un malore

Il pulmino caduto nel torrente a Campoluc, località sciistica ai piedi del Monte Rosa

Il pulmino caduto nel torrente a Campoluc, località sciistica ai piedi del Monte Rosa

Aosta, 22 gennaio 2022 - Un pulmino di turisti da nove posti con 4 persone a bordo questo pomeriggio verso le 18.30 è finito nel torrente Evancon in val d’Ayas, vicino all’abitato di Champoluc (Aosta), rinomata località sccistica ai piedi del Monte Rosa. Morto l'autista. Si chiamava Roberto Arrigoni, aveva 61 anni, era di Saint-Vincent.  Il pm di turno della procura di Aosta valuterà se disporre accertamenti medico legali.

Da accertare se la causa del decesso sia legata a un malore che ha fatto perdere il controllo del mezzo all'uomo. Sono stati recuperati  i tre passeggeri svedesi, una coppia di 75 e 77 anni e una donna di 67, portati al pronto soccorso dell’ospedale Parini di Aosta. I coniugi non sono gravi, mentre l’altra donna ha riportato traumi in fase di valutazione.

Il mezzo percorreva la regionale 45 della val d’Ayas verso valle quando poco dopo le 18 il conducente ha perso il controllo. "Era in rue Dondeynaz, appena prima della piazza di Champoluc. Il furgoncino ha attraversato tutta la carreggiata, poi ha divelto le protezioni ed è finito in acqua nel torrente Avencon", spiega il sindaco di Ayas, Alex Brunod. 

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, un tecnico del soccorso alpino valdostano, i carabinieri, il corpo forestale e tre ambulanze del 118. Due militari dell’Arma si sono tuffati in acqua per recuperare il conducente che non dava segni di vita e a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo, una volta portato fuori dal torrente.

"Io - racconta all'Ansa uno dei soccorritori arrivati in un secondo momento - ho dato una mano con il massaggio cardiaco, a tirare via il conducente dal greto del torrente. L’abbiamo portato sul piano della strada dove abbiamo continuato a massaggiarlo. Si erano radunate molte persone. A un certo punto sono arrivati due turisti, dottori rianimatori: hanno verificato le sue condizioni e hanno fermato tutto: erano più di dieci minuti che stavamo tentando di rianimarlo e non c’era stato alcun segno che il suo cuore potesse tornare a battere".

Sul posto hanno operato anche Vigili del fuoco e una guida del Soccorso alpino valdostano che era in zona. A prestare i primi soccorsi, un tecnico dell'elisoccorso.