Anis Amri, come è stato ucciso il killer di Berlino

Colpito a morte davanti alla stazione. L'ultimo grido: "Poliziotti bastardi"

Anis Amri ucciso a Milano (Dire)

Anis Amri ucciso a Milano (Dire)

Milano, 23 dicembre 2016 - Anis Amri, il presunto killer dell'attentato di Berlino ai mercatini di Natale, è stato ucciso in un conflitto a fuoco avvenuto alle 3 di notte a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. Ad uccidere l'attentatore è stato un agente in prova al Commissariato di Sesto San Giovanni, il 29enne Luca Scatà. Prima di morire, il terrorista non avrebbe urlato "Allah Akbar" come inizialmente trapelato, ma "poliziotti bastardi". Lo ha detto il dirigente del commissariato di Sesto, Roberto Guida, in conferenza stampa a Milano.

LE ULTIME ORE - Dagli accertamenti dalla Digos, coordinati dal capo dell'antiterrorismo milanese Alberto Nobili, si apprende che è Amri arrivato in treno in Italia dalla Francia, in particolare da Chambery, in Savoia, da dove ha raggiunto Torino. Dal capoluogo piemontese ha preso poi un treno per Milano dove è arrivato attorno al'una di notte. Infine dalla Stazione Centrale si è spostato a Sesto san Giovanni dove attorno alle 3 ha incrociato i due agenti. "Sono calabrese", ha detto. Dopo averlo fermato, i poliziotti gli hanno chiesto di esibire un documento di identità. A quel punto, come ricostruisce il rapporto della polizia, Amri "estraeva da uno zaino una pistola calibro 22 ed attingeva l'agente scelto Movio, il quale, per l'accaduto, riportava una ferita alla spalla". Particolare di non poco conto: la pistola era già carica. La polizia "rispondeva al fuoco e lo straniero veniva attinto al petto e moriva". Nell'immediatezza dell'evento non erano stati fatti collegamenti con il tunisino ricercato per l'azione di Berlino ed il verbale concludeva riferendo che "il soggetto è sprovvisto di documenti e non risulta nell'immediatezza identificabile". 

Amri giura fedeltà all'Isis prima dell'attentato / VIDEO

Il foro del proiettile nella divisa del poliziotto ferito (Dire)
Il foro del proiettile nella divisa del poliziotto ferito (Dire)

Amri è stato colpito a morte praticamente davanti alla stazione (nella foto a destra, il foro nel giubbotto antiproiettile dell'agente ferito). Sull'asfalto sono ancora evidente i segni dei rilievi degli investigatori. Degli abitanti in zona hanno riferito di aver sentito degli spari, di essersi affacciati alla finestra e di aver visto l'uomo a terra mentre gli agenti cercavano di rianimarlo e un poliziotto che si teneva un braccio. A esplodere il colpo fatale per il terrorsita l'agente in prova Luca Scatà. Cristian Movio, il poliziotto ferito, non è in pericolo di vita. "Siamo sotto shock e l'intera famiglia è in una situazione molto pesante - ha detto il fratello di Amri una volta appresa la notiza della sua uccisione - . Nulla da commentare". Sollievo sui giornali tedeschi: "E' finita". 

CHI ERA - Anis Amri, 24 anni, era sbarcato a Lampedusa nella primavera 2011. Le carte sulla sua 'storia' carceraria dicono che fu arrestato dai carabinieri il 23 ottobre 2011 nel centro di accoglienza di Belpasso, nel catanese: con altri 4 immigrati aveva appiccato il fuoco nel centro e aggredito un operatore. Una protesta - dissero loro stessi - contro il prolungarsi dell'iter per ottenere lo status di rifugiato. Amri  fu condannato a 4 anni di reclusione per danneggiamento a seguito di incendio, lesioni, minaccia, appropriazione indebita. Da qui inizia una vicenda di detenzione segnata da numerosi episodi critici. Secondo la ricostruzione degli investigatori, arrivò in Germania tra il luglio e l'agosto 2015. Sarebbe lui l'attentatore che lunedì ha lanciato un camion sulla folla nel centro di Berlino. Una strage dove sono morte 12 persone, tra cui l'italiana Fabrizia di Lorenzo.