Morto Angelo Licheri, l'"uomo ragno" di Vermicino che tentò di salvare Alfredino

Aveva 77 anni ed era da tempo malato. La sera tra il 12 e il 13 giugno 1981 si fece calare nel pozzo per tentare di afferrare il bimbo caduto

Angelo Licheri esce dal pozzo dopo aver tentato di raggiungere Alfredino Rampi (Ansa)

Angelo Licheri esce dal pozzo dopo aver tentato di raggiungere Alfredino Rampi (Ansa)

Roma, 18 ottobre 2021 - È morto Angelo Licheri, l'uomo che 41 anni fa si calò nel pozzo di Vermicino per tentare di salvare Alfredino Rampi. Malato da tempo, aveva 77 anni e da tempo era rcostretto sulla sedia a rotelle e viveva in una casa di riposo a Nettuno, vicino a Roma.

Licheri, o l'"uomo ragno" come fu ribattezzato, era un volontario e si era recato sul luogo della tragedia dopo avere appreso la notizia. Si fece calare a testa in giù la notte tra venerdì 12 e sabato 13 giugno 1981: Alfredino era precipitato la sera del 10 giugno. Licheri parlò anche col bambino e restò nel pozzo 45 minuti, ma senza riuscire a salvarlo. "Ciao piccolino", furono le parole che disse al piccolo prima di doversi arrendere. Una vicenda che lo segno per sempre.

Dopo quasi tre giorni di inutili tentativi, Alfredino morì dentro il pozzo a una profondità di circa 60 metri. La vicenda ebbe grande risalto nell'opinione pubblica anche per la lunghissima diretta televisiva della Rai sulle ultime 18 ore. Dopo quella tragedia venne istituita la Protezione civile.