Morto Angelo Guglielmi, storico direttore di Rai3

Aveva 93 anni ed era un intellettuale prestato alla tv: dalla fondazione del Gruppo 63 con Eco e Sanguineti a programmi come Blob, Avanzi, Quelli che il calcio

Angelo Guglielmi (Ansa)

Angelo Guglielmi (Ansa)

Milano, 11 luglio 2022 - E' morto a 93 anni Angelo Guglielmi, il critico letterario e saggista divenuto poi dirigente Rai. Sotto la sua direzione, tra il 1987 e il 1994, Rai3 è diventata una rete diversa, che ha visto crescere personaggi e programmi che hanno segnato la storia della tv pubblica italiana: da Augias a Santoro, dalla Dandini a Fabio Fazio. Ma forse più significativo è l'elenco delle trasmissioni di quel periodo: Blob, Avanzi, Quelli che il calcio, Telefono giallo, Samarcanda, Chi l'ha visto, Un giorno in pretura.

Nato ad Arona nel 1929, Guglielmi è stato anche un protagonista della scena critica e letteraria italiana, con Umberto Eco ed Edoardo Sanguineti ha fondato il Gruppo 63, proposta di avanguardia che ha poi giocato un ruolo centrale nella definizione dell'idea stessa di cultura nel nostro Paese. Dal 1995 al 2001 è stato presidente e amministratore delegato dell'Istituto Luce. Dal 2004 al 2009 ha svolto il ruolo di assessore alla cultura del Comune di Bologna.

Gugliemi scrisse per Paese Sera e per il Corriere della Sera, nonché su numerose riviste. Per anni critico letterario per L'Espresso, collaborò fino a tarda età per Tuttolibri - La Stampa ed ebbe un blog negli ultimi anni di vita sul sito internet de Il Fatto Quotidiano. Numerose le pubblicazioni, alcune delle quali scritte a quattro mani con Stefano Balassone, suo vice alla guida di Rai 3. Particolarmente nota la trilogia, che scrisse negli anni Sessanta, dedicata a Michelangelo, Dante e Cavour. Tra le altre opere Avanguardia e sperimentalismo (1964), Vent'anni di impazienza (1965); Vero e falso (1968); La letteratura del risparmio (1973); Carta stampata (1978); Il piacere della letteratura (1981); Trent'anni di intolleranza (mia) (1995); Il romanzo e la realtà (2010).

In occasione dei suoi 90 anni uscì la sua ultima fatica letteraria (edita da La Nave di Teseo), 'Sfido a riconoscermi - Racconti sparsi'. Un racconto fitto di incontri letterari e personali: da Gadda ad Arbasino, da Calvino a Eco, da Moravia a Pasolini dal Neorealismo ai reality in tv. "Io non ho mai scritto di me - spiegava nel libro - ho in odio l'autobiografia, ritenendola il male degli ultimi trent'anni della narrativa italiana, ma sento il bisogno di esternare alcuni ricordi della mia vita di bambino e di adolescente. Giacché molte cose non tornano nella mia vita, e ciò che pare certo diventa pericolante né impedisce esiti finali indesiderati. Forse il contenuto di quei ricordi ci fornisce qualche luce di chiarimento".