Mercoledì 24 Aprile 2024

Angeli silenziosi Senza di loro famiglie in crisi

Viviana

Ponchia

Le badanti sono spesso creature mandate dalla provvidenza, sempre generi di prima necessità. Hanno braccia forti e un mostruoso senso dell’equilibrio. La signora moldava che tutti i giorni porta a passeggio l’anziano del quarto piano riesce a issare la carrozzella sul montascale, aggiustare il cappello dell’assistito, reggere le borse della spesa e scambiare due parole con la custode. È un angelo che sorride poco e sbriga molto. Nel quartiere si è sparsa la voce e c’è la fila per ingaggiarla quando verrà il momento. Infatti ho chiesto per papà, in previsione: quanto? Sui mille al mese, tredicimila all’anno. E la custode, che è in combutta: "Guarda che una casa di riposo costa il triplo". Non sapeva ancora dell’aggiornamento Istat, dell’inflazione che si accanisce anche in quel settore. A spanne dal prossimo anno il costo potrebbe salire fino a 125 euro in più al mese, per un cadeau di duemila totali. Considerando la performance persino poco. Aggiungendoci la storia travagliata di madre costretta all’avventura in case e Paesi d’altri addirittura un’inezia. E però quindicimila, sull’altro versante, sono tanti. Un’enormità per le famiglie che tamponano solo in parte con la pensione minima del babbo da accudire, sommano magari l’asilo dei figli e soffocano sotto le cure alla prima età e all’ultima, entrambe irrinunciabili. Si può fare a meno della colf, volendo, sperimentando tutte le gradazioni di sconforto: i vetri avranno l’alone e quel buon odore di lavanda sarà un ricordo, ma pazienza. Tutti possono imparare a pulire il proprio water. Non tutti riescono a fronteggiare la sfida della vecchiaia di un genitore. Perché non è più un sacrificio a tempo, ma un’incognita dilatata a chissà quando. Perché è proprio il tempo a mancare. O la competenza. O i soldi. E allora che si fa? Si accettano suggerimenti.