Martedì 23 Aprile 2024

"Mafia coraggiosa e sensibile", bufera sulla leghista Angela Maraventano

Pioggia di critiche all'ex senatrice del Carroccio. Maria Falcone: "La mafia non è mai stata buona". Il procuratore Lo Voi: "Ignoranza del fenomeno mafioso"

Angela Maraventano a Catania (Ansa)

Angela Maraventano a Catania (Ansa)

Roma, 4 ottobre 2020 - "Non esiste più la mafia 'sensibile e coraggiosa' di un tempo", che difende il territorio. Le parole di Angela Maraventano, ex senatrice leghista e residente di Lampedusa, hanno scatenato una vera bufera. E la sua difesa è quasi peggio: "Io - ha spiegato oggi intervistata dall'agenzia AdnKronos - volevo solo dire che la vecchia mafia, quella locale, non esiste più, questo era il senso, ci sono le altre invece che lavorano indisturbate".

La frase è stata pronunciata durante il suo intervento alla manifestazione di Catania per mostrare solidarietà a Matteo Salvini, impegnato sabato nella prima udienza del processo per il caso Gregoretti. "È stata una frase infelice dettata dalla rabbia e dal momento terribile che sta vivendo il nostro paese ma io mi sono sempre battuta contro tutte le mafie, a cominciare da quella nigeriana", ha invece voluto giustificarsi con l'agenzia Ansa. "Ho voluto solo scuotere le coscienze della gente sul fatto che stiamo assistendo a una 'invasione' da parte dei migranti, con un governo complice. Ma tutto questo non vuol dire certamente che sono a favore della mafia, per me parla la mia storia", ha aggiunto. 

Ma quelle parole sono state comunque condannate da più parti. Il senatore Pietro Grasso, ex Procuratore Nazionale Antimafia, su facebook, ha scritto: "Ieri Salvini voleva spiegarmi l'antimafia, mentre dal palco la leghista Maraventano parlava di coraggio e sensibilità della mafia di un tempo, una vecchia leggenda tanto cara ai peggiori mafiosi. Salvini condivide o la caccia?".  Il procuratore della Repubblica di Palermo, Francesco Lo Voi ha espresso "Sconcerto", per le dichiarazioni dell'ex senatrice, che "denotano, quanto meno, ignoranza del fenomeno mafioso". Lo Voi chiude: "Non vale la pena commentarle perchè si commentano da sole".

Ma la voce più pesante nel criticare le parole della Maraventano è quella di Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone e presidente della Fondazione che porta il nome del fratello assassinato a Capaci dalla mafia: "Ho ascoltato, incredula, le parole dell'ex senatrice della Lega, Angela Maraventano che, ieri, nel corso di una manifestazione, ha constatato con rammarico che non esiste più la mafia 'sensibile e coraggiosa' di un tempo. Che una persona che ha rappresentato lo Stato possa riproporre la trita favoletta della mafia buona mi indigna e mi fa arrabbiare".

Maria Falcone continua: "In questi anni abbiamo pianto decine di donne e uomini delle istituzioni, magistrati, giornalisti, sindacalisti, cittadini comuni uccisi da una criminalità organizzata che ha saputo solo seminare morte, sopraffazione e ingiustizia. La Maraventano è arrivata a dire che la mancanza di sviluppo della nostra Sicilia è da ascriversi al fatto che lo Stato, con una dura battaglia, ha eliminato la mafia, dipingendo una Cosa nostra sensibile e attenta alle esigenze del territorio". La sorella del magistrato ucciso dalla mafia si tratta di "parole senza senso di chi ha dimenticato la lunga scia di sangue che ha sporcato le nostre strade. La mafia non è mai stata buona, non ha mai portato sviluppo e ricchezza. E' un cancro che continua a essere presente nella nostra terra e va combattuta quotidianamente. Dalle istituzioni, ma anche da ciascuno di noi". E conclude: "Spero che i vertici del partito di cui l'ex senatrice è esponente prendano le distanze dalle sue vergognose dichiarazioni".