Mercoledì 24 Aprile 2024

Bimbo morto a Sharm: la pista dell'avvelenamento da contatto. Il caso di Andrea Mirabile

I punti oscuri nella storia del piccolo di 6 anni deceduto durante una vacanza in Egitto con la famiglia. L'avvocato della famiglia: cautela, traduzione degli atti ancora in corso

Andrea Mirabile con la mamma Rosalia

Andrea Mirabile con la mamma Rosalia

Palermo, 12 gennaio 2023 - Giallo sulla morte di Andrea Mirabile: spunta l'ipotesi di un avvelenamento da contatto mentre sembra ormai tramontata la tesi dell'intossicazione alimentare. Ecco cosa sappiamo.

La morte di Andrea Mirabile

Il bambino palermitano di sei anni è deceduto durante una vacanza con i genitori a Sharm el Sheikh, in Egitto, il 2 luglio 2022. Dopo la presentazione di un esposto da parte della famiglia della vittima, il medico legale, che su incarico dei pm ha effettuato l’autopsia sulla salma del bambino, ha chiesto di poter visionare la relazione fatta dal collega egiziano che eseguì i primi accertarmenti sul corpo. Non sarebbe infatti possibile giungere a una conclusione sulla vicenda senza conoscere elementi, come il contenuto gastrico, in possesso dei sanitari del paese nord-africano.

"Ipotesi avvelenamento da contatto"

Solo qualche giorno fa la relazione del medico legale egiziano è finita sulla scrivania del pm Vittorio Coppola, che coordina l’inchiesta, e che ha incaricato un interprete di tradurla. Duecento pagine fitte di dati che, dopo la traduzione dall’arabo, verranno trasmesse al consulente della Procura che solo allora potrà completare il suo lavoro. Ma, secondo quanto si apprende, nonostante i dati a disposizione non siano completi, sembra sempre meno plausibile la tesi avanzata dai medici egiziani che ebbero in cura Andrea prima della sua morte. Non sarebbe stata una intossicazione alimentare a uccidere il piccolo, come ipotizzato dai sanitari di Sharm. Il bambino potrebbe essere stato avvelenato da sostanze tossiche.

Nessun altro si era sentito male nel resort

Nel resort in cui Mirabile soggiornavano, inoltre, nessun altro turista si era sentito male. Circostanza che aveva indotto gli inquirenti da subito a mettere in discussione la tesi dell’avvelenamento da cibo. Le prime risultanza medico-legali, tutte da approfondire alla luce delle relazioni autoptiche egiziane, confermerebbero le perplessità degli investigatori. Ma trovare la sostanza letale a mesi dalla tragedia sarà tutt’altro che semplice. Si era parlato dunque di un possibile "avvelenamento da contatto".  Ma gli avvocati invitano alla cautela.

L'avvocato della famiglia

"Riteniamo sia prematuro avventurarsi sulle ipotesi che hanno causato l’evento morte del piccolo Andrea", scrive in una nota l'avvocato Gabriele Giambrone che assiste i familiari. Gli avvocati, chiarisce la stessa nota, desiderano precisare che la notizia diffusa sulla possibile causa della morte del piccolo Andrea per asserito "avvelenamento da contatto" non può essere confermata, posto che la traduzione degli atti in lingua araba sono ancorain corso. La conclusione: attendiamo gli sviluppi dell’inchiesta.

La tragedia a Sharm

L’1 luglio il piccolo, il padre Antonio e la madre Rosalia Manosperti, incinta di 5 mesi, si sentirono male e andarono alla guardia medica di Sharm che diagnosticò loro una intossocazione da cibo. Il giorno dopo il bambino e il padre peggiorarono e la donna chiamò un’ambulanza. Per Andrea non ci fu nulla da fare. Antonio fu ricoverato in gravi condizioni e poi trasferito con danni ai reni a Palermo. Meno grave la madre della piccola vittima. Nel resort in cui la coppia soggiornava i Mirabile furono gli unici stare male, circostanza che indusse gli inquirenti a mettere in discussione la tesi della intossicazione alimentare da subito.