Venerdì 19 Aprile 2024

Ancora sbarchi, 7 migranti uccisi dal freddo

Barcone con a bordo 280 persone soccorso in mare dalle motovedette. Il centro d’accoglienza di Lampedusa esplode, la politica tace

di Nino Femiani

Morti per il freddo e gli stenti dopo una traversata angosciosa durata due giorni. Quando le motovedette della Guardia sono arrivate a soccorrere, a 18 miglia dalla costa, il barcone di 280 disperati in balia delle onde e del mare forza sei, in tre non respiravano già più. Altri quattro sono deceduti poco dopo, nonostante la disperata corsa per raggiungere Lampedusa. Sette i morti, tutti giovani bengalesi: è il tragico bilancio di una migrazione disperata partita dalle spiagge di Zuara, sulle coste libiche. Un sogno infranto per i sette uomini, morti per ipotermia. Si erano imbarcati nella località della Tripolitania, estremo nord-ovest della Libia, nota per la presenza di piccoli cantieri dove si costruiscono i barconi per le traversate verso Malta e la Sicilia. Su uno di questi avevano preso posto in 280, in gran parte nativi del Bangladesh con profughi provenienti da Sudan e Mali. Con il passare delle ore il mare si è fatto sempre più mosso, fino all’epilogo davanti all’isolotto di Lampione quando gli uomini della Guarda Costiera, sono riusciti a gettare le cime al barcone e a trainarlo al molo Favarolo di Lampedusa.

Sulla vicenda la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta, al momento a carico di ignoti. Per il procuratore capo Luigi Patronaggio si configura morte o lesioni come conseguenza di altro delitto legato al reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini serviranno, quindi, anche per identificare gli scafisti e gli organizzatori della traversata. "Ancora una tragedia, ancora una volta piangiamo vittime innocenti – dice il sindaco, Totò Martello – qui continuiamo a fare la nostra parte tra mille difficoltà (l’hot spot dell’isola è al collasso, ci sono 425 persone a fronte di una capienza massima di 250, ndr) nonostante il governo italiano e l’Europa sembrano avere dimenticato Lampedusa ed i lampedusani. Ma non possiamo andare avanti da soli ancora per molto". E in efetti la politica tace. I tempi delle risse furibonde sull’immigrazione sono lontanti se ieri da Roma non è arrivata una sola dichiarazione – da destra e da sinistra – su questa tragedia.

"Tutto questo è inaccettabile", dice Claudia Lodesani, presidente di Medici Senza Frontiere Italia, mentre il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, annuncia l’invio di una lettera alla nuova Presidente del Parlamento europeo.