Torino, 4 marzo 2023 - Centinaia gli anarchici che hanno partecipando al corteo a sostegno di Alfredo Cospito. I manifestanti, arrivati da diverse città italiane, hanno marciato per la città, lasciando dietro di sé danni a vetrate e auto. I danni Durante il corteo degli anarchici ci sono stati vari gli atti vandalici ai danni di numerosi e edifici e negozi, fra cui quelle della sede Reale Mutua di corso Siccardi, preventivamente chiusi su indicazione delle forze dell'ordine. Danneggiamenti anche alle auto parcheggiate, a una vettura hanno distrutto il lunotto con un tombino in ghisa. E' stato imbrattato l'obelisco monumento alle leggi Siccardi, che portarono alla soppressione dei tribunali speciali ecclesiastici, colpito con un cartello stradale divelto. E anche un tentato incendio di alcuni bancali in legno. Mentre il corteo avanza continuano a partire petardi in direzione delle forze dell'ordine: numerose esplosioni si sono udite in via della Consolata, strada che conduce in corso Regina Margherita, vicina al mercato di Porta Palazzo. Poi muri imbrattati, cassonetti bruciati, bancomat danneggiati e lancio di sassi anche contro i giornalisti. Alcuni manifestanti hanno affermato "sette di noi sono stati fermati dalle forze dell'ordine in corso Matteotti e portati in questura". La minaccia "Finché Alfredo respira dobbiamo lottare per lui. Ma se Alfredo muore questi vigliacchi e assassini devono pentirsi di quello che stanno facendo: dobbiamo fargliela pagare", ha urlato Pasquale Valitutti, storico esponente anarchico, 76 anni, aprendo la manifestazione a Torino partita da piazza Solferino. "Noi anarchici sono vent'anni che martelliamo contro il 41 bis e 40 anni contro le carceri speciali. Dobbiamo lottare perché Alfredo non muoia. Possiamo accettare una sconfitta militare, perché liberarlo è impossibile. Ma non possiamo accettare una sconfitta politica", ha affermato Valitutti. Oltre 150 identificati, 10 denunciati Le forze di polizia hanno identificato oltre 150 persone in serata, dopo il corteo degli anarchici a Torino. Trentaquattro manifestanti sono stati accompagnati in questura. Per una decina scatterà la denuncia in relazione all'uso di caschi, scudi in plexiglas, lancio di petardi e bombe carta. Anche molti fogli di via sono attesi nelle prossime ore.