di Rosella Formenti MORAZZONE (Varese) Ucciso dal padre, nel giorno di Capodanno. Il cadavere di Daniele, 7 anni, è stato ritrovato nell’armadio dell’abitazione in via Cuffia, a Morazzone dove il genitore, Davide Paitoni, 40 anni, era ai domiciliari dal mese di novembre dello scorso anno, dopo aver accoltellato un collega di lavoro ad Azzate. Accanto al corpo senza vita un biglietto, una sorta di confessione, con parole piene di rancore nei confronti della moglie Silvia. Dopo aver ucciso il figlio, Paitoni ha raggiunto l’ex moglie a Gazzada Schianno e ha tentato di ucciderla, la donna è riuscita a salvarsi e ha chiesto aiuto mentre l’ex marito si era dato alla fuga. Il primo pensiero è corso al bimbo. La scoperta del delitto è stata straziante: un solo fendente, alla gola, gli aveva tolto la vita. Il quarantenne è stato arrestato ieri mattina dopo una notte di ricerche da parte del militari dell’Arma di Varese e di Saronno, fermato a Viggiù, a poca distanza dal confine con la Svizzera. Sgomenti due paesi, Morazzone e Gazzada Schianno, dove Daniele viveva con la mamma, 36 anni e i nonni materni, dopo che i genitori si erano separati circa un anno fa. Paitoni dopo la separazione poteva incontrare il figlio, a Capodanno Daniele era stato con il papà, alla sera sarebbe ritornato dalla mamma a Gazzada. A Gazzada Paitoni si è presentato la sera ma senza il bambino, ha incontrato la ex moglie e ha tentato di ucciderla, colpendola con un coltello al volto, all’addome e alla schiena, quindi si è dato alla fuga. Immediato l’intervento dei soccorsi per trasportare la trentaseienne all’ospedale, ferita ma non in pericolo di vita, mentre i carabinieri avviavano le ricerche per rintracciare il quarantenne e soprattutto il bambino. Sono stati i nonni materni a segnalare che il piccolo ...
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