Un’indagine interna di Palazzo Vecchio, la procura che valuta l’apertura di un fascicolo, la comunità senegalese imbufalita che, dopo un incontro del proprio ambasciatore di Roma con il prefetto Valenti, darà vita a una manifestazione contro il razzismo. Alta tensione, in una Firenze che si prepara a una Pasqua dai numeri pre-Covid, per un brusco fermo di un venditore abusivo senegalese, avvenuto a due passi dal Ponte Vecchio. I fatti risalgono a una settimana fa, ma son diventati virali per un video, girato da una coppia che non condivideva i modi energici con cui due agenti del reparto antidegrado di Palazzo Vecchio hanno inteso vincere la resistenza dell’immigrato, irregolare in Italia. Nel pezzo registrato dai passanti, il senegalese, che sarà poi denunciato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, finisce "schienato" a terra, un braccio dell’operatore non gli carezza il volto. I primi a indignarsi, sono quelli della sinistra in Palazzo Vecchio, che sabato scorso hanno innescato la bagarre politica. Il centrodestra, invece, difende la polizia municipale. E il sindaco Dario Nardella si è messo in mezzo. In questi giorni, il primo cittadino Pd si è dedicato alla diplomazia e ha prima incontrato il rappresentante del governo senegalese, poi i vigili. Ai quali ha chiarito che l’annunciata indagine interna "nasce proprio perché siamo noi i primi a voler fare luce su tutto. Riteniamo che non basti un video per quanto cruento e negativo per maturare un giudizio", "vogliamo che sia ricostruito tutto l’episodio, non abbiamo alcun timore di applicare sanzioni disciplinari nel caso in cui fossero ravvisate responsabilità". "Riteniamo offensiva – ha detto poi – per la città e la nostra municipale l’accusa secondo cui gli agenti avrebbero reagito per motivi razziali". Oltretutto, una seconda telecamera (forse del circuito cittadino di sicurezza) avrebbe ripreso l’intero episodio: il primo a reagire ...
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