Giovedì 25 Aprile 2024

Altro pestaggio L’indifferenza colpisce ancora

Massimo

Pandolfi

Un altro video, un’altra follia. Sempre lì, a Civitanova Marche. E ancora lì, in pieno centro, a cento metri da dove è morto ammazzato venerdì alle due del pomeriggio Alika Ogorchukwu. Nove ore dopo di nuovo botte, sangue e gente che passa, fa finta di nulla o si gira dall’altra parte. L’indifferenza, la paura. O gente che invece guarda, estrae dalla tasca il telefonino e comincia a filmare l’orrore.

Orrore che, intendiamoci, non ha nulla a che vedere con ciò che era accaduto poco dopo pranzo e che ha inorridito l’Italia. Nel nuovo caso, emerso ieri, ci troviamo di fronte a una rissa provocata probabilmente da qualcuno che aveva alzato il gomito: non c’è scappato il morto e non è successo per fortuna nulla di grave, ma resta l’incredulità per quella che potrà anche essere una macabra coincidenza, ma che colpisce, preoccupa.

Quella via, il centralissimo corso Umberto I, era una strada da nove ore listata a lutto, un pover’uomo era stato appena ucciso, brutalmente, prima a bastonate e poi strangolato: ripetiamo, a cento metri da lì. Eppure la vita è andata avanti così, come sempre. E in una sera di mezza estate può anche capitare che ci si prenda a botte o sediate, con musica in sottofondo e ‘cameramen’ pronto a filmare col telefonino.

Un attimo, fermiamoci a riflettere: ma davvero può anche capitare? Considerare normale tutto ciò sarebbe la nostra vera sconfitta. Sul sito internet di questo giornale potete vedere il video di questa aggressione bis: lo abbiamo riassunto in 1 minuto e 18 secondi, quello di di Alika è di 39 secondi anche se poi abbiamo scoperto che il martirio è durato 4 minuti. Con lui, news di ieri, che gridava: ’Aiuto questo è matto’. E nessuno, lo ripetiamo per l’ennesima volta, ha avuto la forza di intervenire. Ma di registrare sì.