Covid, Alto Adige anticipa la zona gialla: discoteche chiuse, coprifuoco nei Comuni rossi

Obiettivo frenare il diffondersi della pandemia e garantire l'avvio della stagione sciistica, dopo un intero inverno con gli impianti di risalita fermi. L'ordinanza in Pdf

Persone a passeggio a Bolzano

Persone a passeggio a Bolzano

Roma, 22 novembre 2021 - In Alto Adige si torna indietro di un anno. Chiudono le discoteche e le sale da ballo, torna l'obbligo delle mascherine all'aperto, sui mezzi pubblici va indossata la Ffp2. E nei Comuni 'rossi' i bar e ristoranti devono abbassare le serrande alle 18. Non solo, in questi scatta anche il coprifuoco dalle 20 alle 5 del mattino. Sono solo alcune delle misure previste dall'ordinanza del governatore Arno Kompatscher, che corre ai ripari vista la risalita dei contagi Covid e anticipa la zona gialla. Secondo i dati Agenas di oggi, infatti, in Regione le terapie intensive sono appena sotto alla soglia del cambio di colore, al 9%, mentre i ricoveri la superano, attestandosi al 16%. 

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Chiudono quindi anche i teatri e i cinema e sono sospese le prove. L'obbligo di indossare le Ffp2 vale anche per nei negozi. Misure severe con un solo obiettivo: frenare il diffondersi della pandemia e garantire l'avvio della stagione sciisticadopo un intero inverno con gli impianti di risalita fermi. 

Intervenendo con rigore nelle zone più colpite dalla quarta ondata, Bolzano spera di evitare provvedimenti ancora più restrittivi, come il lockdown austriaco, e una nuova battuta d'arresto per il commercio e il turismo in vista delle festività. L'Austria, finora spesso esempio positivo per la gestione della pandemia, è stata travolta in pieno dalla quarta ondata e da oggi è tornata in lockdown. L'incidenza settimanale a livello nazionale ormai è oltre 1.100, nel land Tirolo addirittura di 1.287. Va nettamente meglio al di qua del Brennero con un'incidenza di 407, ma, come conferma l'esempio dell'Austria, i numeri possono aumentare in modo esponenziale nel giro di pochi giorni. Preoccupa infatti la situazione in alcuni Comuni, come per esempio Rodegno, all'ingresso della val Pusteria, dove attualmente l'8,16% della popolazione risulta positiva.

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I Comuni rossi

Per questo motivo, la giunta provinciale ha deciso una stretta, che interesserà soprattutto i Comuni 'rossi', in tutto circa una ventina, dove la pandemia sta riprendendo a galoppare dopo la tregua estiva. Priorità numero uno è quella di limitare il rischio di contagio. Scatta perciò la chiusura anticipata degli esercizi pubblici. I Comuni 'rossi' sono Rodengo, San Pancrazio, Caines, Vandoies, Ultimo, Martello, Castelbello Ciardes, Naz-Sciaves, Senales, Plaus, Castelrotto, Marlengo, Laion, Postal, Ortisei, Moso in Passiria, Funes, Santa Cristina Valgardena, Rasun Anterselva e Rio di Pusteria.

"Dobbiamo evitare nuovamente il sovraccarico degli ospedali. Serve la solidarietà di tutti", ha affermato il segretario Svp Philipp Achammer, ribadendo la necessità di distinguere tra vaccinati e non. "Non si tratta di discriminare i non vaccinati, ma di consentire agli immunizzati delle libertà. Ciascuno deve assumersi la sua responsabilità". Achammer ha precisato anche che tutto va fatto per evitare un altro lockdown, ma che ormai nulla è più garantito. Tutti speravano che misure come il coprifuoco ormai fossero solo un lontano ricordo della fase pre-vaccino della pandemia.

Il Pdf dell'ordinanza