Giovedì 18 Aprile 2024

Alternanza scuola-lavoro, Bussetti: "Dimezzo le ore"

Il ministro dell'Istruzione annuncia novità già forse dall'anno scolastico in corso

Marco Bussetti, ministro dell'Istruzione (Ansa)

Marco Bussetti, ministro dell'Istruzione (Ansa)

Roma, 31 agosto 2018 - In attesa della riapertura delle scuole (guarda il calendario), il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti annuncia novità e conferma la volontà di stoppare alcuni provvedimenti della cosiddetta Buona Scuola del governo Renzi, prima tra tutte la non amatissima alternanza scuola-lavoro. "Arriveremo più o meno a metà delle ore di scuola-lavoro nei licei - spiega il ministro al Corsera - Gli studenti degli istituti tecnici ne faranno alcune di più perché è un`esperienza che ha avuto risultati positivi, ma è stata molto faticosa e non sempre funziona. E soprattutto non voglio che sia al centro dell`esame orale della maturità perché quello è il momento in cui lo studente deve poter esprimere se stesso e le competenze acquisite con lo studio di cinque anni". 

Quanto alla tempistica, Bussetti spiega che il governo giallo-verde sta provando a inserire il provvedimento nel decreto Milleproroghe che sarà alla Camera l'11 settembre: "Se ci riusciamo, si cambia da quest`anno, altrimenti dal prossimo. Ma si cambia, non voglio che lo scuola-lavoro sia un apprendistato occulto. Abbiamo bisogno di sviluppare percorsi di competenze trasversali". E ancora: "Dobbiamo cambiare impostazione della didattica, usare le nuove tecnologie, insegnare a relazionarsi con i social media, valorizzare il public speaking e il debate, puntare sulle materie Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica)". Un esempio? "Il tablet sarà il nuovo quaderno dei prossimi anni", spiega Bussetti, aggiungendo che bisogna dare ai ragazzi "gli attrezzi" per vivere nel XXI secolo.

Novità in arrivo anche sull'inglese a scuola "con nuove metodologie puntiamo a migliorare nel medio periodo". Quanto al primo concorso per giovani universitari "purtroppo ci vorrà più di un anno per poterlo indire perché la legge ci impone un regolamento che ha molti passaggi burocratici. Proveremo a cambiarla snellendo tempi, costi e procedure".