Alluvione, la sindaca con la brandina: "Corro da chi è rimasto isolato. E se serve dormo in municipio"

Sara Bartolini guida il Comune di Roncofreddo (Cesena): “Ho 14 frazioni, cerco di andare ovunque. I miei cittadini sono tosti, ascolto chi è esasperato e dopo mi viene anche da piangere"

Sara Bartolini guida il Comune di Roncofreddo

Sara Bartolini guida il Comune di Roncofreddo

Cesena, 21 maggio 2023 – Due brandine nell’ufficio del Comune di Roncofreddo - comune del Cesenate con 3.400 abitanti e 14 frazioni disseminate - per il sindaco Sara Bartolini, 44 anni, e la vice Daniela Dellachiesa, che hanno preso in cura materna il territorio alluvionato.

Sara Bartolini guida il Comune di Roncofreddo
Sara Bartolini guida il Comune di Roncofreddo

Sindaco Bartolini, come vive nel Comune diventata casa?

"Come è naturale che viva: le persone del Comune sono la mia priorità. Martedì, scoppiata l’emergenza, io e la vice Daniela abbiamo tentato di dormire nelle brandine dopo una giornata massacrante. Le altre notti sono rincasata alle undici, per fare vedere in famiglia che esistevo ancora. Per fortuna abito vicino al Comune e alle sette di mattina sono tornata".

Roncofreddo ha frane dovunque.

"Questo è il dramma. Lo stillicidio è tale che hanno spaccato strade e isolato frazioni e hanno sconvolto la morfologia del territorio. Ci sono parti di Roncofreddo che non sono più il territorio di lunedì scorso".

Allude a Sorrivoli con lo storico castello?

"Anche. A Sorrivoli è completamente franato il versante a valle. La sua fisionomia è stravolta: se è terribile vederlo nelle foto che girano, dal vivo spacca il cuore. Il parroco ha avviato una sottoscrizione di offerte. Ma ci sono anche Ardiano con alcune famiglie evacuate ed altre isolate e Ciola Araldi, dove per soccorrere i residenti sono serviti gli elicotteri e vengono portati a piedi i viveri e i beni di prima necessità alla decina di abitanti scendendo dal monte".

Come si fa con una nidiata di frazioni così sparse?

"Si fa, ma è difficile immaginare di proteggerle tutte. Anche a Monteleone, con il suo borgo storico, qualche famiglia è stata evacuata per precauzione. Dovunque ci sono le strade fuori uso, alcune sparite".

Qual è stato il momento più critico, in questi giorni?

"Liberare gli accessi per fare uscire le persone, con il pensiero ossessivo che nessuno si doveva fare male".

Come fare a rimettere in sesto Roncofeddo?

"Non lo so, ci penseremo: ora la mente è concentrata ai soccorsi e a mettere in salvo e in sicurezza ogni abitante di Roncofreddo. Questo ci dà forza, adrenalina e coraggio. Siamo in pochi qui in Comune e tutti lavoriamo più che possiamo con i volontari, la Croce Verde Gambettola che porta viveri e acqua ai nuclei isolati e a chi ci dà una mano, fra cui tanti giovani".

Quassù non basta spalare come in pianura con i badili e gli stiva li. Che cosa serve di più?

"Spostarsi per raggiungere chi è isolato, tra le frane. Tanti cittadini ci chiedono se possono aiutarci con i fuoristrada e le moto da cross o in qualsiasi altro modo"

Sindaco, la giornata tipo da quando ha messo la brandina?

"Dirigo le operazioni sempre in movimento per raggiungere quante più località e persone con i sopralluoghi e le telefonate ai cittadini per confortarli e tenerli su nel morale. La brandina è lì, se mai servisse che ci fermassimo".

Qual è il grado di sopportazione dei cittadini colpiti?

"Resistono, sono tosti. Ma c’è anche chi è esasperato e al telefono perde il controllo".

Al punto da farla riattaccare?

"Mai al mondo, senza che abbiano finito di parlare e che li abbia salutati. È dopo che mi viene da piangere".

Sara Bartolini, qual è la sua indennità?

"Mille e settecento euro, e c’è stato l’aumento: erano mille e quattro".