Giovedì 25 Aprile 2024

Alluvione Sardegna, ritrovato corpo dell'anziana dispersa. E Catania conta i danni

Allarme per diga nel nuorese. Borelli: "Caduti oltre 600 millimetri di pioggia in sei ore, situazione eccezionale". Solinas: "Burocrazia frena sicurezza"

Alluvione Sardegna: a Bitti notte trascorsa a spalare fango (Ansa)

Alluvione Sardegna: a Bitti notte trascorsa a spalare fango (Ansa)

Roma, 29 novembre 2020 - In Sardegna "sono caduti oltre 600 millimetri di pioggia in sei ore, si è verificata una situazione eccezionale". Sono le parole del capo della Protezione civile, Francesco Borrelli, impegnato in un sopralluogo il giorno dopo l'alluvione che ieri ha devastato Bitti. Nella mattinata è stato ritrovato il cadavere di Lia Orunesu, l'anziana di 89 anni travolta ieri dalla furia dell'acqua e del fango, la terza vittima dell'alluvione. Il corpo privo di vita della donna era tra i detriti nei pressi del vecchio campo sportivo, a circa un chilometro dalla sua casa, situata vicino a Piazza Asproni, dove ieri è avvenuta la tragedia. A fare la scoperta i volontari della Protezione civile impegnati nei soccorsi. 

L'anziana, ieri mattina, era uscita a pochi passi della sua casa vicino alla piazza Asproni, attratta da un rumore proveniente da una casa vicina dove c'è stato un crollo. In quell'istante una violenta cascata d'acqua e fango l'ha travolta e trascinata a circa un chilometro dalla sua abitazione. Le altre vittime sono l'allevatore Ilario Giuseppe Mannu, di 55 anni, ed il pensionato Giuseppe Carzedda, di 90 anni. 

Allarme diga nel nuorese

Sotto stretto controllo da questa mattina la diga "Maccheronis", in provincia di Nuoro, le cui acque nel 2013 allagarono l'abitato di Torpè e uccisero una pensionata. L'invaso da circa un'ora ha iniziato a tracimare, considerato che gli apporti straordinaria di acqua arrivati ieri ne hanno coperto gli interi 50 metri di altezza. Il presidente del Consorzio di bonifica, che eèente gestore, Ambrogio Guiso: " Fatto divieto a tutti di avvicinarsi alla diga. Ma allo stesso tempo - ha aggiunto - serve la massima attenzione a valle". La valle è quella dei comuni di Torpè e Posada, che durante il ciclone Cleopatra, del 18 novembre 2013, furono sommersi dalle acque fuoriuscite dalla diga, con danni sia alle aziende agricole, sia alle abitazioni. Torpè ebbe anche il lutto di una donna morta nella sua abitazione e per un'intera giornata altre famiglie corsero il rischio di rimanere uccise dalla violenza dell'acqua, fuoriuscita dalla diga "Maccheronis", che ingrossò il rio Posada fino a farlo straripare. Pericolo sempre presente tanto che i tecnici del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale normalmente tengono il livello dell'invaso bloccato a 20 milioni di metri cubi e lo fanno aumentare a 25 solo dopo il 31 marzo di ogni anno. 

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Solinas: "Burocrazia impedisce messa in sicurezza dei territori"

"Troppa burocrazia ha impedito di mettere in sicurezza i territori nonostante lo stanziamento di risorse nel 2013 dopo il ciclone Cleopatra. Chiederò d'ora in poi una corsia preferenziale per queste opere, diversamente pagheremo sempre tributi pesanti durante questi eventi". Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, giunto a Bitti stamattina insieme al presidente del Consiglio regionale Michele Pais, incontrando i giornalisti. "Abbiamo sorvolato la zona stamattina è ho visto una situazione disastrosa. C'è però una macchina della Protezione civile che sta lavorando bene e voglio ringraziarli tutti". 

Catania, si contano i danni

Anche a Catania oggi è il giorno della conta dei danni, dopo la tromba d'aria che si è abbattuta ieri sera sulla città. Per i tanti residenti è stata una notte da incubo. I danni maggiori si sono registrati al villaggio Santa Maria Goretti, alla zona industriale e in una parte dell'aeroporto Fontanarossa. Già da ieri notte sono scesi in campo gli operatori della Multiservizi, della Dusty, ma anche quelli della protezione civile comunale e regionale stanno operando insieme ai vigili del fuoco per fronteggiare le distruzioni, soprattutto ai capannoni che hanno affiancato delle aziende che operano nella zona industriale, rovinando mezzi meccanici e di lavoro, in alcuni casi con vere e proprie devastazioni dei luoghi di lavoro. Numerose sono state le automobili in sosta danneggiate e le parti esterne di alcune abitazioni che sono crollate, secondo una prima conta sarrebbero una cinquantina le case i cui tetti sono stati scoperchiati dalla tromba d'aria. Decine gli alberi abbattuti dalla furia del vento e della pioggia, alcuni muri sono crollati e numerosi detriti sono ancora sulle strade e in fase di rimozione. A garanzia della sicurezza dei cittadini, il Cimitero di Acquicella è stato temporaneamente chiuso. 

Nubifragio a Catania (Ansa)
Nubifragio a Catania (Ansa)