
"Abbiamo trovato una vera mattanza, c’era sangue ovunque. Una mucca l’abbiamo trovata già macellata sul posto: hanno lasciato solo le interiora. Un’altra ha una freccia di acciaio piantata nel polmone, è gravissima. Purtroppo dovrà essere abbattuta". C’è rabbia e commozione nella voce di Patrizia Marini, la preside dell’istituto tecnico agrario Emilio Sereni, periferia est di Roma, dove sabato notte un raid di ignoti ha causato la morte di due animali. "Noi siamo al confine di Tor Bella Monaca – afferma – facciamo tanti progetti di legalità, avviamo i ragazzi al lavoro. Questi sono episodi gravissimi, la situazione è insostenibile". La preside ha avvisato dell’accaduto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, atteso giovedì prossimo per l’inaugurazione dell’anno scolastico e di una nuova serra digitale: "Mi ha subito risposto: saranno attivate le procedure per mettere in sicurezza la scuola". A cui ancora manca un impianto di videosorveglianza.
Oggi la dirigente presenterà la denuncia: "Sono entrati con le macchine da un cancello che dà su un terreno confinante. Hanno inseguito le vacche, che sono allevate secondo metodi bio e vivono allo stato semibrado". Una è stata uccisa e macellata ("anche i carabinieri erano sbigottiti"), un’altra è stata trovata ancora in piedi, ma dal fianco destro le spuntava l’impennaggio giallo e rosso di una freccia "che sarà penetrata per almeno 40 centimetri. Una vera crudeltà. Su richiesta della Asl dovremo abbatterla".
Animali preziosi, usati per illustrare e praticare le tecniche di allevamento, docili e mansueti: i beniamini dei bambini delle scuole medie in gita. Oltre che di notevole valore: la mucca macellata era di razza Marchigiana, l’altra una Limousine, "tra le razze più pregiate del mondo, circa 4-5.000 euro a capo, ma un macellaio ci fa molto di più". Non è la prima volta che gli animali del Sereni vengono uccisi da ignoti: in primavera erano stati sgozzati 3 o 4 maiali di razza Monti Sibillini, un danno da circa 10 mila euro. È il denaro e non uno ‘sgarbo’, secondo la preside, il movente di questi raid: "La scuola non ha nemici, siamo molto amati. I ragazzi che studiano qui si trasformano, e le famiglie sono contente perché diamo possibilità di trovare lavori anche remunerativi. Rubano per monetizzare: tutta quella carne è un bel bottino, è bio, vale tantissimo". In entrambi i raid contro gli animali il custode non ha sentito nulla, riporta la dirigente, che pensa sia giunta l’ora di installare la videosorveglianza.