Giovedì 25 Aprile 2024

Allieva pilota frustata e umiliata A processo per nonnismo 8 sergenti

Latina, rito di iniziazione e video choc. La giovane gettata in piscina mentre piangeva

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In otto a processo per il caso di ‘nonnismo’ denunciato dall’ex allieva ufficiale Giulia Schiff. Lo ha deciso il gup del Tribunale militare di Roma accogliendo la richiesta della procura. Per otto sergenti del 70° Stormo dell’Aeronautica militare di Latina il processo è stato fissato al prossimo 9 marzo davanti alla II sezione del Tribunale militare. Nei confronti degli indagati le accuse sono di lesioni personali pluriaggravate in concorso e ingiuria. La giovane, 21enne di Mira in provincia di Venezia, ha documentato in un video il "rito di iniziazione" al quale è stata sottoposta dai ‘colleghi’ di corso per allievi ufficiali di complemento per diventare pilota di jet nell’aprile 2018. "Il giudice ha evidentemente ritenuto che non ci potesse essere il consenso di Giulia al rito posto che ha subito, come da noi evidenziato, circa 100 frustate", spiega l’avvocato di parte civile Massimiliano Strampelli. Secondo la procura militare gli otto hanno offeso "prestigio, onore e dignità" della Schiff, usandole "violenza" e "cagionandole plurime escoriazioni".

Nel capo d’accusa si ricostruiscono le fasi del "rito". Gli otto, secondo l’accusa, hanno "sollevato da terra la ragazza per trasportarla in posizione orizzontale. Con il volto rivolto verso il basso, la sergente allieva ufficiale Giulia è stata tenuta ferma per le gambe e le braccia: quindi, con dei fustelli di legno le sono stati inflitti violenti colpi sul fondoschiena e poi le è stata fatta urtare la testa contro la semiala in mostra statica posta in prossimità di una piscina dove l’hanno gettata". Una azione immortalata in un video in cui si sente la ragazza urlare: "Mi fate male". Il bagno nella piscina suggella la fine del rito con tanto di una sorta di ‘bacio accademico’ e strette di mano. Giulia, si sente dal video, piange e singhiozza. I commilitoni urlano ‘brava, ora sei pilota Giulia’. Sul caso era intervenuto il ministro della Difesa Lorenzo Guerini che rispondendo a una interrogazione parlamentare al Senato, ha assicurato che "non ci sarà comprensione per eventuali comportamenti che, anche alla luce dei pronunciamenti ancora attesi, si rivelassero difformi dagli imprescindibili principi di correttezza, etica professionale e rispetto della dignità individuale".