
di Viviana Ponchia
Se abbiamo ancora l’umiltà di cercare un maestro, di imparare una lezione, questa foto arriva al momento giusto: un uomo malato disteso sul letto con gli occhi chiusi e un gattino disteso sopra al cuore. Esistesse un misuratore della serenità, esploderebbe. Quell’uomo che ha cambiato traiettoria e colore dei capelli perché da un anno lotta contro il mieloma ha l’aria di chi si trova in un gran bel posto. Potrebbe dormire per scappare dal dolore, rispondere agli scherzi della vita con uno schema polveroso, per esempio deprimendosi. Invece non si affretta nella solita direzione, non ricorre ai vecchi trucchi contro la paura. Giovanni Allevi trascende. Viaggia sul treno seduto in senso contrario. Di fronte a ciò che sembra indesiderabile sceglie di fiorire dentro al suo tempo difficile. E dopo qualche mese di assenza dai social posta su Instagram l’immagine di se stesso in maglietta rosa, fascia in testa e occhiali. Sdraiato, immobile: un insegnamento grandissimo per chi corre dietro a una mente pazza e confusa cercando di evitare il disastro. Dalla sua terra di nessuno, un posto senza appigli, scrive cose che si leggono troppo poco: "Per superare il dolore, dedico del tempo ogni giorno alla meditazione". E noi qui a prendere appunti: come si fa, quanto costa, dopo pizza e birra tutti assieme? Spiega Allevi: "Inizio con pensieri di riconoscenza nei confronti del Creato. Poi mi concentro sul respiro, finché il mio Ego si dissolve e io divento Nulla. E il gattino: "Grazie a lui, divinità adorata dagli antichi Egizi, mantengo il contatto con il Dio Tutto della Natura: indiviso, eterno, sempre beato, che permea con il suo Logos ogni cosa". È addirittura più semplice. Basta arrendersi, come fa lui, all’energia tenera e cruda del momento.