All’estero per bancarotta si va in galera con i topi

Cesare

De Carlo

Wandsworth non figura fra le venti peggiori prigioni del mondo. Nulla di paragonabile alla Rikers Island, dove girarono Law and Order. O a San Quintino in California. O ad Alcatraz, resa famosa da Burt Lancaster e Clint Eastwood e ora meta turistica. O alle descrizioni dei maestri dell’orrore da Edgar Allan Poe a Stephen King. Eppure la notizia che nella prigione londinese, a cinque chilometri da Wimbledon, sia entrato Boris Becker, oggi 54 anni, colui che per tre volte vinse il prestigioso torneo di tennis, ha trovato un risalto pari alla sorpresa e alla riprovazione.

Sorpresa, per le condizioni della detenzione. Sporcizia, violenze, topi. Riprovazione, perché Boris Becker "non ha ucciso nessuno", come dice Lilly, la moglie divorziata. E la Bild commenta: "Ok, non ha pagato le tasse, ha fatto bancarotta, ma doveva essere trattato come un criminale?".

Il punto è questo. Sì, nell’etica protestante del mondo anglosassone l’evasore fiscale è un criminale oltre che un peccatore. In quella cattolica è un peccatore, non un criminale. In Gran Bretagna e negli Stati Uniti compie un reato contro la collettività e, anche in assenza di bancarotta, va in prigione. Al Capone fu incastrato per le tasse e non per gli omicidi di mafia. Nell’Europa continentale l’evasore se la cava spesso con sanzioni amministrative. E quanto alla coscienza basta la confessione, immemore della massima evangelica "date a Cesare quel che è di Cesare". Qualcuno addirittura se ne vanta e trova una giustificazione nella inefficienza e nella corruzione dell’apparato pubblico.

Quale conclusione? Al di là della Manica e al di là dell’Atlantico ci sono cittadini onesti e dalle nostre parti no? Non esattamente.

Pagare le tasse, soprattutto se eccessive, non piace a nessuno. Ma è un fatto che le prigioni tipo Wandsworth fungono da deterrente. Scoraggiano l’illecito, anche se non sono la soluzione. La soluzione è per lo Stato non mettere le mani o metterle il meno possibile nelle tasche dei contribuenti. ([email protected])