Listeria: ritirato lotto di prosciutto cotto. Iss: i numeri del focolaio e cosa succede

Agrimi (direttore dipartimento Sicurezza alimentare): quanti sono i casi e le vittime. Cosa sta cambiando nelle tecniche diagnostiche. Altroconsumo: più trasparenza

Roma, 19 ottobre 2022 - Allarme listeria: un lotto di prosciutto cotto alta qualità di marchio Sapor di Cascina è stato ritirato dal mercato per "possibile presenza di Listeria Monocytogenes". Il produttore, Motta Srl con sede a Barlassina (MB), come si apprende sul sito del Ministero della Salute, ha disposto il richiamo del lotto 223467, distribuito da Penny Market e con scadenza 20 ottobre 2022, per "non conformità microbiologica". La raccomandazione è "di non consumare il prodotto e di riportarlo al punto vendita per sostituzione o rimborso".

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Insomma i ritiri si moltiplicano: dai wurstel ai tramezzini al salmone ai pancake al cioccolato. Che cosa sta succedendo? Abbiamo rivolto tre domande a Umberto Agrimi, direttore del dipartimento Sicurezza alimentare dell'Iss, l'Istituto superiore di sanità.

Che cosa sta succedendo?

"Nulla di nuovo ad eccezione del focolaio epidemico che per fortuna non è usuale e nemmeno frequente - chiarisce Agrimi -. L’ultimo caso di dimensioni importanti risale a qualche anno fa nelle Marche per un prodotto di salumeria. I prossimi giorni saranno fondamentali per capire la bontà delle misure intraprese, verificheremo se ci sarà l'auspicata estinzione dell’episodio epidemico dopo il ritiro dei prodotti".

Perché le aziende non si accorgono del problema prima di commercializzare i prodotti?

"L’HACCP - spiega il direttore del dipartimento Sicurezza alimentare Iss - garantisce un sistema di autocontrollo proprio per evitare che il prodotto esca contaminato. Questo meccanismo prevede una valutazione su punti di controllo critici che ogni azienda ha il compito di realizzare nel suo ciclo produttivo completo, dall’acquisto delle materie prime al confezionamento alla distribuzione. Quindi tutta la filiera ha punti di controllo. Quest’anno ci sono sicuramente due elementi in più, da una parte è possibile che questo episodio epidemico possa avere sensibilizzato le aziende e anche il sistema dei controlli pubblici. Dall’altro, le nuove tecniche diagnostiche, soprattutto di sequenziamento di ultima generazione dell’intero genoma del batterio, stanno facendo emergere casi - ma qui parliamo di malattia - che prima non erano adeguatamente riconosciuti. Quindi è ragionevole che questa sorveglianza possa portare nei prossimi mesi e anni a riconoscere più casi di quanti ne fossero riconosciuti in passato".

Quanti sono i casi e le vittime ad oggi?

Riassume Agrimi: "Il Cluster St155 ha provocato tre morti, altri due recenti da listeriosi non sono dovute a questo focolaio epidemico. Ogni anno si registrano in media tra i 60 e gli 80 casi di malattia. Quest’anno bisogna aggiungere anche i 70-72 casi dovuti al focolaio epidemico St-155".

Gorgonzola e altro

Nei giorni scorsi un lotto di Gorgonzola Dolce di Pascoli italiani era stato ritirato per possibile presenza del batterio listeria. E pochi giorni prima l’allarme aveva riguardato alcuni specifici lotti di diversi altri alimenti: wurstel al pollo, sandwich al salmone e pancake al cioccolato.

L'ultimo richiamo del ministero della Salute

"Più trasparenza"

"Da diverse settimane ormai, si parla della vicenda che sta destando molta preoccupazione in tutta Europa, coinvolgendo diverse figure, tra cui le aziende, le Autorità e purtroppo anche i consumatori. Si tratta dei wurstel con listeria, che ha già causato 3 morti e decine di ricoveri. La salute dei consumatori è tutelata dal regolamento 178/2002/CE, che definisce le procedure da seguire per garantire la sicurezza alimentare. Sorge spontaneo allora chiedersi quali siano le marche coinvolte in questa vicenda e cosa sia realmente accaduto”. Così una nota di Altroconsumo. 

Listeria 2022: i numeri del focolaio
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