Martedì 23 Aprile 2024

Allarme di Mattarella "I giovani scappano Così si apre una crisi culturale e sociale"

Dal 2006 il numero di italiani all’estero è cresciuto dell’87%. Oltre il 42% di chi lascia il nostro paese ha meno di 34 anni

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Continua l’emorragia degli italiani che decidono di andare a vivere all’estero e sono soprattutto giovani. Un fattore che rischia di innescare, secondo il capo dello Stato, una vera e propria crisi culturale e sociale. Quest’anno sono state 83mila le partenze con una flessione del 25% degli espatri. Ma il trend è rimasto intatto se si considera che dal 2006 al 2022 la mobilità italiana è cresciuta dell’87%, in particolare del 94,8% quella femminile e del 75,4% quella dei minori. Ma quello che preoccupa di più è che a partire sono soprattutto i giovani: tra coloro che abbandonano l’Italia quasi il 42% hanno meno di 34 anni. I dati sono quelli del Rapporto Italiani nel Mondo 2022 promosso dalla Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana. A chiedere "una adeguata riflessione" sui tanti giovani che abbandonano l’Italia per motivi di studio e di lavoro è stato proprio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Giovani, ha ricordato il capo dello Stato, "con alto livello di formazione" che "spesso non fanno ritorno, con conseguenze rilevanti sulla composizione sociale e culturale della nostra popolazione". Ma anche perché "in molti casi chi lascia il nostro Paese lo fa per necessità e non per libera scelta, non trovando in Italia una occupazione adeguata al proprio percorso di formazione e di studio. Il fenomeno di questa nuova fase dell’emigrazione italiana non può essere compreso interamente all’interno della dinamica virtuosa dei processi di interconnessione mondiale: il saldo tra chi entra e chi esce rimane negativo, con conseguenze evidenti sul calo demografico e con ricadute sulla nostra vita sociale".