Roma, 29 giugno 2025 – C’è anche la cura della solitudine nel pacchetto di rimedi che Filippo Anelli, presidente Fnomceo – federazione Ordine dei medici – raccomanda agli anziani per difendersi dall’ondata di calore di questi giorni, arroventati dall’anticiclone Pluto.
Ecco 5 consigli da seguire.

1. Bere due litri di acqua al giorno
“Gli over 65 devono bere almeno due litri di acqua al giorno – si raccomanda il presidente Fnomceo -. Il primo fenomeno che notano infatti è la riduzione della diuresi per una grande traspirazione che fa perdere molti liquidi”.
2. Mangiare frutta (e usare integratori)
“Se poi aggiungono anche la frutta, quindi sodio e potassio, elettroliti, tanto di guadagnato – è il secondo consiglio di Anelli -. Se invece hanno restrizioni, ad esempio se sono diabetici, è bene far uso di integratori a base di magnesio e potassio, si possono sciogliere le bustine nell’acqua”. Attenzione al colpo di calore che, mette in guardia il medico, si riconosce soprattutto da tre sintomi: “Calo di pressione, febbre e stato di malessere generale e si accompagna a confusione mentale”.
3. In casa nelle ore più calde
"Lta traspirazione – prosegue il medico – aumenta naturalmente con il calore, quindi è bene evitare di stare all’aperto, soprattutto nelle ore più calde".
4. Aria condizionata (con moderazione)
“Ed è bene – suggerisce il presidente – non risparmiare sull’aria condizionata, naturalmente va usata con moderazione, benissimo se impostata a 22-23-24 gradi. Se questo non è possibile, è sempre bene aumentare la ventilazione, tenendo le tapparelle abbassate per impedire che entri il sole, e riducendo il caldo dall’esterno”.
5. Il medico e la cura dell’affetto
Ricordarsi anche, mette nel conto il presidente Fnomceo, “che il medico di famiglia è sempre a disposizione per i malati cronici. Con le ondate di calore scatta la sorveglianza”. Ma per la buona salute (anche mentale) degli anziani, sono fondamentali i legami, insomma non può mancare la cura dell’affetto. “Sarebbe auspicabile – riconosce Anelli – l’interazione tra i medici e i servizi sociali dei Comuni. Strumento prezioso resta il volontariato, soprattutto nelle situazioni di maggiore difficoltà. Bene che le amministrazioni mettano a disposizione numeri da chiamare anche per ricevere consigli dagli assistenti sociali. Bisognerebbe fare rete”.