Allarme a Londra: virus mutato più contagioso. Italia, tasso record di mortalità

Johnson vara il lockdown. Nel nostro Paese calano i ricoveri e l’indice di positività, ma lo studio della Johns Hopkins ci regala un triste primato

Una nuova variante del Covid è stata scoperta in Inghilterra (Ansa)

Una nuova variante del Covid è stata scoperta in Inghilterra (Ansa)

Scatta l’allarme in Gran Bretagna. E di conseguenza nel resto del mondo. La nuova variante ’inglese’ del Coronavirus individuata si propaga più rapidamente del previsto, lo sostengono le autorità sanitarie britanniche che devono ancora stabilire se sia più letale della prima versione. "Sembra che il virus circoli più velocemente a causa di una nuova variante, può essere fino al 70% più trasmissibile rispetto al vecchio ceppo, anche se non ci sono prove di una maggiore letalità. È tutto quello che sappiamo, ma dobbiamo agire adesso", ha detto il premier britannico Boris Johnson nella conferenza stampa in cui annunciava il lockdown da oggi a Londra e nel sud-est. "Nulla al momento indica che il vaccino sarà meno efficace con questa mutazione del virus", ha aggiunto. Il primo ministro britannico ha sottolineato che sebbene la nuova variante del virus si concentri nelle zone del Regno Unito cosiddette in ‘tier 4’, è tuttavia presente in tutto il Paese. E circola già da tempo.

Variante Covid, l'Inghilterra: "E' fuori controllo"

La nuova variante virale, infatti, è stata scoperta a metà settembre a Londra e nel Kent. Patrick Vallance, capo dei consulenti scientifici del Regno Unito, ha rivelato: "Questo nuovo ceppo potrebbe essere presente in altri Paesi del mondo. I virus mutano continuamente, ci sono molte mutazioni nel mondo: questa è una particolare costellazione di mutamenti che riteniamo importante e potrebbe essere partita da qui. A dicembre è diventata la variante dominante a Londra. Nella settimana dal 12 al 18 novembre, la variante è stata individuata in un caso su quattro a Londra e nel sud-est dell’Inghilterra e nell’Inghilterra orientale. Due settimane fa, la variante è stata riscontrata nel 62% dei casi a Londra, nel 59% nell’Inghilterra orientale e nel 43% nel sud-est".

La mortalità del nuovo Coronavirus sta straziondo il mondo, ma l’Italia ancora una volta è in cima alle classifiche più nere. Con oltre 75,8 milioni di contagi in tutto il pianeta e quasi 1,7 milioni di morti a livello globale, secondo la Johns Hopkins University, l’Italia risulta il quinto Paese al mondo per numero di vittime (quasi 68mila) e il terzo nel rapporto tra decessi e popolazione (oltre 112 per 100mila abitanti). Il nostro Paese arriva a essere il primo per mortalità se si considerano solo i 20 grandi Paesi più colpiti dal virus, seguito da Spagna (104) e Regno Unito (100) . Con 161 morti ogni 100mila abitanti, è infatti il Belgio il Paese con il maggior numero di vittime per Covid-19 in rapporto alla popolazione. Segue nel tragico ranking il Perù (115 morti ogni 100mila abitanti) e al terzo posto appunto l’Italia con 112. Anche se in termini statistici è la Repubblica di San Marino a registrare il maggior numero di morti in base alla popolazione (162 su 100mila), il dato resta tuttavia simbolico visto il numero esiguo di abitanti del Titano (meno di 34mila) e un totale di 55 decessi dall’inizio della pandemia. La mortalità, chiarisce il fisico Giorgio Sestili, è il numero di morti positivi al virus Sars-Cov2 in rapporto alla popolazione di un determinato Paese e va distinta dalla letalità, che è il numero di morti positivi al virus sulla totalità dei casi positivi registrati. In termini assoluti restano, invece, gli Stati Uniti il Paese più colpito, con quasi 17,5 milioni di casi confermati e oltre 313mila morti, seguiti dal Brasile (185mila vittime), India (145.136), Messico (117.249) e come detto l’Italia (67.894).

In Italia, intanto, sono 176.185 i tamponi nelle ultime 24 ore in Itali. Il tasso di positività è del 9,2%, in flessione rispetto di -0,8%. Le vittime sono state 553. Calano di 35 unità – nel saldo giornaliero tra ingressi e uscite – i pazienti in terapia intensiva. I ricoverati nei reparti ordinari diminuiscono invece di 405 unità nelle ultime 24 ore. Ma le analisi statistiche segnano un andamento ancora oscillante, con tante variabili che possono ancora influenzare la curva dei contagi. Il matematico Giovanni Sebastiani spiega: "Se la previsione verrà confermata, a Natale la curva media dei decessi scenderà sotto i 500 al giorno".

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