Alexa parlerà come la nonna morta. Fiabe con la voce di chi non c’è più

All’assistente di Amazon basterà un minuto di registrazione per riprodurre il timbro di chiunque

Una nonna legge una fiaba al proprio nipotino (foto di archivio)

Una nonna legge una fiaba al proprio nipotino (foto di archivio)

Roma, 24 giugno 2022 - "C’era una volta… – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno". Già Collodi aveva fatto prendere alle favole una strana piega, con Pinocchio molti suoi piccoli lettori sono rimasti traumatizzati. Poi è arrivata Amazon, è arrivata Alexa. Che oltre a spegnere le luci, calcolare in un secondo quanto fa 456 diviso 7 e stabilire quando sarà Pasqua nel 2025 adesso fa resuscitare i morti. Al momento una nonna. Ingaggiata nell’aldilà con la missione di raccontare fiabe ai nipotini inconsolabili. E chi lo spiega ai bambini? Si, è andata in cielo, però stasera ha voglia di raccontarti come va a finire fra Biancaneve e il principe. Non si fa, tra sopra e sotto c’è già abbastanza confusione. E quindi: Alexa, ti sei montata la testa? Stavolta la saputella farà scena muta. O come al solito dirà con la sua vocina falsamente modesta: non ho capito la domanda. Ha capito benissimo.

Ma la domanda va fatta ad altri: perché? Perché l’assistente factotum che ha fatto il nido nelle nostre case ha imparato a parlare con la voce della nonna? Ha già risposto Rohit Prasad, vicepresidente senior del team che si occupa dell’assistente vocale artificialmente intelligente: "Tutti noi abbiamo perso una persona che amavamo. Con questa tecnologia vogliamo mantenere inalterato il suo ricordo". Bravo, bella scoperta. L’homo sapiens non ha mai fatto pace con la morte e si è inventato di tutto, anche l’esistenza dei fantasmi, per non arrendersi agli addii definitivi. Eppure durante un’inquietante conferenza stampa a Las Vegas la nuova abilità di Alexa è stata mostrata come la soluzione al problema: i defunti possono continuare a parlarci perché dopo un minuto di ascolto di un audio campione il fenomeno è in grado di imitare la voce di qualsiasi persona. Ed ecco il video esplicativo che ha suscitato qualche imbarazzo: una nonna seppellita da poco legge la favola della buonanotte al suo bambino. Consapevoli delle implicazioni etiche, quelli di Amazon hanno messo le mani avanti: "Viviamo in un’epoca d’oro dell’intelligenza artificiale – ha spiegato Prasad – e se questa non può eliminare il dolore di una perdita, può di sicuro far sì che le memorie rimangano".

La tecnologia al servizio dell’immortalità. Senza preoccuparsi troppo del rischio che le macchine prendano il controllo come certi archetipi di pura fantascienza, da Hal 9000 all’androide di Blade Runner. Ma siamo in pieno deepfake a livello audio e qualche altra domanda bisogna farsela: e se dopo la clonazione della voce della nonna arriva il lupo e ti svuota il conto in banca? Se i bambini smarriscono il senso autentico e sano della perdita?

Nel 2013 "Be right back" – un episodio della seconda stagione della serie Black Mirror – vedeva protagonista una giovane donna rimasta sola dopo la morte in un incidente stradale del fidanzato. Su suggerimento di un’amica, la ragazza decideva di affidarsi a un servizio online e le consegnavano a casa il clone fisico dell’amato. Solo fiction, vero? Pura fantasia come Big Bug, il film di Jeanne-Pierre Jeunet dove in una famiglia ipertecnologica del 2045 l’intelligenza artificiale blocca le porte e lascia che i componenti già in crisi si scannino tra di loro. Ci fu qualche tempo fa in Corea del Sud il celebre abbraccio virtuale fra una signora affranta e la figlia di sette anni uccisa dal cancro. Non era fiction e adesso c’è chi si interroga su quel processo complicato che è l’elaborazione del lutto e sulla salute mentale dell’umanità. Considerando che la reazione della povera mamma è stata "Forse il paradiso esiste davvero", non c’è da stare troppo sereni.