"Alex non stava filmando col telefonino". Il testimone: niente falsità, ho visto tutto

L’uomo, un architetto appassionato di ciclismo, ha assistito allo scontro di Alex con il camion: oggi sarà ascoltato dai carabinieri. C’è un video amatoriale che mostra il momento dell’incidente. La procura: "Zanardi stava tenendo le mani sul manubrio"

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"Fermiamo le falsità e le illazioni. Non posso sentire certe cose. Ero con Alex a Pienza, non stava filmando il paesaggio al momento dell’incidente ma ben prima. Non infanghiamo una persona speciale come lui". L’indignazione prevale sulla stanchezza accumulata in notti insonni nelle quali Marcello Bartolozzi di Sinalunga, grande appassionato di bicicletta, ha rivissuto ogni volta quel drammatico film. L’handbike di Alex Zanardi che sbanda e va sbattere contro il tir che lentamente risale le curve verso Pienza. "Ho visto tutto, sono devastato. So cosa è accaduto. Di questo parlerò prima ai carabinieri di Montepulciano che domani (oggi, ndr) mi ascolteranno come persona informata sui fatti", mette le mani avanti l’architetto. Che aggiunge: "Tutti cercano un testimone, ciclista di Sinalunga, che avrebbe attribuito l’incidente a una distrazione di Zanardi: non sono io".

"Alla procura non risulta che l’ex pilota avesse in mano il cellulare al momento dell’incidente", spazza il campo sul fronte dell’inchiesta il procuratore di Siena Salvatore Vitello. Il telefonino – subito sequestrato dai carabinieri con l’handbike – come confermato anche da Alessandro Maestrini, videomaker di Perugia che ha ripreso il dramma di Zanardi, è stato ritrovato e la perizia che sarà effettuata svelerà dettagli e contenuto di quegli istanti. Racconterà la verità. "Al momento della discesa Zanardi ha preso il telefonino e fatto alcune riprese a bassa velocità, poi lo ha riposto, lo ha messo via, e ha continuato la discesa fino al punto dell’incidente. Diverso tempo dopo l’impatto il cellulare squillava dal vano dell’handbike ed è stato preso dai carabinieri", la ricostruzione di Maestrini che ha subito consegnato il video agli investigatori scaricandolo nel suo ufficio di Montalcino.

"Guardi, è vero che Alex stava facendo un filmato. Ma appena lasciata Pienza nel tratto rettilineo che va dalla nuova rotatoria fino, diciamo, all’incrocio per andare a Sant’Anna in Camprena. Andavamo molto piano, con estrema prudenza, tanto che gli altri si erano avvantaggiati. Mi ha detto di avvicinarmi – racconta ancora Marcello Bartolozzi –, ha ripreso anche me che mi sono messo alla sua sinistra. Davanti c’erano Bennati, se non ricordo male, un altro ciclista e poco più avanti ancora a noi Bianchini".

I carabinieri guidati dal maggiore Roberto Vergato ieri mattina hanno sentito nuovamente, per alcuni chiarimenti, Alessandro Cresti, giovane ciclista di Sinalunga che faceva parte della staffetta al momento dello schianto, già ascoltato venerdì, come pure Enrico Fabianelli, un ragazzo paralimpico di Castiglion Fiorentino. Sarà a breve disposta dal pm Serena Menicucci, titolare dell’inchiesta, una consulenza tecnica per ricostruire la dinamica dell’impatto fra il tir e la handibike del campione che ora lotta per vincere la sfida più dura.