Venerdì 13 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Alex Marangon aveva “paura” del rito sciamanico. Qualcuno lo ha preso a bastonate

Il 25enne di Marcon lo avrebbe confidato a un amico: era la terza volta che partecipava a quelle feste. L’autopsia ha rilevato un’emorragia toracica e diverse costole rotte. Ascoltati 5 testimoni

Il 25enne Alex Marangon sarebbe stato preso a bastonate o colpito con una pietra (foto Facebook)

Il 25enne Alex Marangon sarebbe stato preso a bastonate o colpito con una pietra (foto Facebook)

Treviso, 7 luglio 2024 – Alex aveva paura. Non era il suo primo rituale sciamanico, ma questa volta – la terza – aveva confidato a un amico di avere dei timori a partecipare al festino organizzato all’Abbazia di Santa Bona a Vidor, nel Trevigiano.

Secondo quanto emerge da ambienti vicini alla famiglia Marangon, il barman 25enne avrebbe manifestato “timori e preoccupazioni” in vista dell'appuntamento di sabato scorso, ma non è chiaro se questa circostanza sia già all'attenzione degli inquirenti che stanno ricostruendo le circostanze della sua morte per “cause violente e non accidentali”, come spiegato dal procuratore di Treviso.

Ascoltati cinque testimoni 

Con l'interrogatorio di cinque partecipanti al raduno sciamanico all'abbazia di Vidor, anche oggi l'attività dei carabinieri non si è fermata per cercare di chiarire come è stato ucciso e chi è – o chi sono – i responsabili della morte di Alex Marangon. Uno dei punti centrali dell'indagine è chiarire cosa sia accaduto in quel “buco di tre ore”: dal momento in cui Alex si è allontanato dai compagni, intorno alle 3 di notte, alla richiesta d'intervento fatta alle 6 ai carabinieri da parte del proprietario dell'area, dopo essere stato avvisato della scomparsa del 25enne.

Gli investigatori sentiranno nuovamente nei prossimi giorni altre persone che erano presenti al raduno, una ventina in tutto, mentre è in programma a metà settimana un altro più approfondito sopralluogo a Vidor e sul greto del fiume Piave a Ciano.

Colpito da un bastone o una pietra

L’autopsia ha stabilito che il ragazzo è morto per un’emorragia al torace, a causa dei colpi ricevuti. Diverse le costole rotte. Il medico legale ha rilevato delle fratture soprattutto sul lato sinistro del corpo, ritenendole compatibili con dei colpi di bastone o di una pietra di fiume. Al momento però la possibile arma del delitto non è ancora stata ritrovata.

Il corpo senza vita di Alex Marangon – originario di Marcon, in provincia di Venezia – è stato trovato mercoledì 3 luglio su un isolotto del fiume Piave, a quattro chilometri di distanza dal punto in cui era stato visto vivo l'ultima volta.