Giovedì 20 Marzo 2025
REDAZIONE CRONACA

Segni di percosse sul corpo di Alex Marangon, ma l’autopsia non risolve il giallo

Il 25enne è precipitato sul greto del Piave a Vidor nel Trevigiano dopo aver preso a un rito sciamanico. Secondo il medico legale il suicidio è l’ipotesi più probabile. Ma cosa è successo prima della caduta? “Fatale il trauma cranico, ma non è morto subito”

Alex Marangon

Alex Marangon

Treviso, 7 marzo 2025 – Sarebbe stato picchiato prima di morire. L’autopsia sul corpo di Alex Marangon non risolve il giallo ma aggiunge comunque dettagli importanti per ricostruire le circostanze della morte del 25enne di Marcon (Venezia), scomparso a Vidor, nel Trevigiano, nella notte tra il 29 e il 30 giugno e ritrovato morto qualche giorno dopo sul greto del Piave. 

Marangon, prima di scomparire aveva preso parte a un rito sciamanico nell’abbazia di Santa Bona di Vidor. Secondo i primi risultati autoptici, resi noti mesi fa, aveva assunto cocaina e ayahuasca. Allora si era parlato di ferite alla testa causate forse da un oggetto contundente. Ma il quadro appare ora diverso, alla luce della relazione conclusiva dell’anatomopatologo Alberto Furlanetto che non esclude il suicidio. Anzi, il gesto volontario sarebbe “l’ipotesi maggiormente probabile”, anche se sul corpo vi sarebbero segni di contusioni precedenti, arrecate da terzi

Morto per la caduta 

A causare il decesso è stata comunque l’emorragia letale dovuta al trauma cranico riportato nella caduta da un terrapieno posto sopra il fiume. Il ragazzo non sarebbe morto sul colpo perché un trauma del genere “non causa un decesso immediato" ed è stata rilevata "una cospicua raccolta ematica" che a sua volta richiede un "certo tempo per realizzarsi", si legge nella relazione firmata da Furlanetto.  Verosimilmente Marangon “dopo aver colpito violentemente la roccia sottostante il dirupo” è “rimasto steso sul bagnasciuga” ed “è rimasto vivo e agonizzante per un tempo non inferiore a venti minuti-mezz'ora durante i quali i fenomeni emorragici subaracnoidei, pleurici e cutanei hanno potuto manifestarsi".

Un’ipotesi è che, dopo questo lasso di tempo, il corpo sia stato sommerso dall’acqua fredda “con o senza fenomeni di annegamento terminali, del tutto ininfluenti nel determinare il decesso in quanto la morte stava subentrando a causa del trauma cranico subito". Nella relazione conclusiva si precisa che questa ricostruzione "non è ovviamente l'unica possibile, ma appare la più probabile". 

Ma è cosa è successo prima della caduta? Marangon aveva avuto una lite? Qualcuno ha visto e non ha soccorso il ragazzo? Secondo alcuni testimoni Alex si sarebbe allontanato dalla sala dove si stava svolgendo il rito sciamanico per spostarsi all’aperto. Nessuno l’avrebbe visto cadere, come sostenuto anche dal proprietario dell'abbazia Giulio Da Sacco e dagli sciamani colombiani Jhonni Benavides e Sebastian Castillos, tra gli ultimi ad aver visto il ragazzo. Resta l’atroce dubbio: se anche Alex è precipitato dalla terrazza da solo, forse poteva essere salvato. 

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