Iran: Alessia Piperno è tornata in Italia. "Sono stati 45 giorni duri"

La travel blogger: "Non sono stata maltrattata". Ad accoglierla a Ciampino la premier e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Palazzo Chigi: "Intenso lavoro diplomatico, grazie a Mantovano, servizi e Farnesina".

Roma, 10 novembre 2022 - Alessia Piperno è stata rilasciata e, dopo un mese e mezzo si è conclusa, felicemente, la vicenda della 30enne travel blogger italiana arrestata a fine settembre in Iran. L'annuncio è arrivato da Palazzo Chigi. Il Falcon 900 con Alessia a bordo è atterrato all'aeroporto militare di Ciampino alle 17.08. "Sono stati 45 giorni duri, poi questa mattina la sorpresa", racconta la ragazza al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. "Ho trascorso la mia detenzione in una cella con sei persone, è stato difficile ma non sono stata maltrattata", ha aggiunto. Il sindaco, a sua volta, le ha dato il bentornato a nome della città e l'ha invitata in Campidoglio. 

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Alessia Piperno con il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri (Twitter/Roberto Gualtieri)
Alessia Piperno con il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri (Twitter/Roberto Gualtieri)

Giorgia Meloni ha parlato del rilascio durante le dichiarazioni dopo l'incontro a Palazzo Chigi con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg: "Il segretario generale Stoltenberg mi perdonerà se faccio una cosa irrituale. Come avrete saputo Alessia Piperno sta tornando a casa. Volevo ringraziare i nostri servizi di Intelligence, il sottosegretario Mantovano, e il ministero degli Esteri per il lavoro straordinario, silenzioso per riportare a casa questa ragazza". Al suo arrivo c'è stata anche la premier, che l'ha salutata lontana dagli occhi indiscreti delle telecamere. Dopo la breve conversazione con il sindaco, Alessia, accompagnata dalla famiglia, è tornata a casa senza rilasciare commenti alla stampa. 

Le tappe della vicenda

- 28 settembre: è il giorno del 30esimo compleanno di Alessia, l'ultima volta che i genitori la sentono dall'Iran, dove è arrivata qualche mese prima, una tappa nel suo viaggio in giro per il mondo iniziato nel 2016. A loro dice che la sera festeggerà con degli amici, lontano dalla zona dove ci sono le manifestazioni di protesta scoppiate nella Repubblica islamica dopo la morte di Mahsa Amini il 16 settembre.

- 3 ottobre: la famiglia, senza notizie da quattro giorni, dà l'allarme con un post su Facebook. Il padre scrive di aver ricevuto una telefonata nella quale la figlia, piagendo, gli dice di essere stata arrestata e di trovarsi nella prigione di Evin, a Teheran, tristemente nota come luogo di reclusione di prigionieri politici e dissidenti. La Farnesina si attiva per verificare la notizia, in raccordo con l'ambasciata italiana nella capitale iraniana. 

- 15 ottobre: nella notte scoppiano disordini nel carcere di Evin e un grosso incendio. Si teme per la sorte di Alessia, ma la Farnesina rassicura sulle condizioni della ragazza.

- 23 ottobre: il neo ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, telefona al padre di Alessia per rassicurarlo dell'impegno della diplomazia per la liberazione della figlia. "Sto seguendo con il massimo impegno e con grande determinazione il caso di Alessia Piperno. Lo ho ribadito al padre Alberto durante una lunga e cordiale telefonata", scrive su Twitter il titolare della Farnesina.

- 10 novembre: Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, sente al telefono Tajani ed esprime l'auspicio di "un'espansione delle relazioni politiche, economiche e culturali tra i due Paesi".

Poche ore dopo Palazzo Chigi annuncia la scarcerazione della Piperno.