Albero, palline e luci svuotano le tasche Anche i Comuni tagliano

Addobbare l’albero di Natale e decorare abitazioni, locali, strade e piazze con luci e catene luminose produce in Italia, tra L’8 dicembre e IL 6 gennaio, fino a 20mila tonnellate di anidride carbonica in più. È probabilmente il primo anno in cui, complice il caro bollette, si guarda con più attenzione all’impatto sia sull’ambiente, sia sui consumi energetici. Consumi che, nel periodo delle festività, aumentano in media del 30%: è quanto emerge da un’analisi della Sima (Società italiana di medicina ambientale).

Ma non sono solo i rincari energetici ad abbattersi sul Natale delle famiglie: secondo il Codacons, tutti i prodotti legati al Natale registrano quest’anno sensibili aumenti dei listini. Per un albero sintetico si arriva a spendere anche il 40% in più rispetto al 2021; per catene luminose, fili al led e altre forme di illuminazione natalizia per albero, interni ed esterni, i listini salgono del 25%, con prezzi che sfiorano i 200 euro per una stringa da 400 led. Palline, puntali e altre decorazioni per la casa, invece, registrano rincari nell’ordine del 20%. Complessivamente, secondo le stime del Codacons, per decorare albero e case si spenderà circa il 25% in più rispetto allo scorso anno.

Come sta andando, intanto, nelle città? Anche in questo caso, la voglia di festa si scontra con la necessità di risparmio. Tra le iniziative più singolari spicca quella di Trento: due speciali biciclette permetteranno a cittadini e visitatori di dare il proprio contributo, producendo – grazie alle proprie pedalate - l’energia necessaria ad alimentare le luci. Molte altre città – da Milano a Rimini, da Pavia a Firenze, fino a Bari – adottano un orario ridotto, spegnendo le lampadine tra mezzanotte e l’una. Il famigerato albero ‘Spelacchio’, simbolo della Capitale, sarà illuminato grazie all’energia prodotta dai pannelli solari.

m.d.f.