Gli aiuti all’Ucraina di QN e Fondazione Francesca Rava per bambini e profughi

La raccolta fondi del gruppo Quotidiano Nazionale per supportare gli ospedali bombardati: ecco come donare

"In Ucraina non ci mancano medici e infermieri, ci mancano medicine e attrezzature mediche". Oleg Bodnar ha il polso della situazione: è il primario dell’Ospedale Pediatrico di Chernivtsi ed è abituato alla medicina di guerra perché ha lavorato per anni ad Haiti come volontario. Ovunque, nel Paese, c’è carenza di tutto. I bombardamenti hanno distrutto le infrastrutture e le strade, bloccando il sistema di approvvigionamento e rendendo quasi impossibile la distribuzione dei beni essenziali.

Quasi ogni giorno, gli ospedali rischiano di rimanere a corto di medicine e strumenti chirurgici, necessari per salvare la vita ai bambini, alle donne e agli uomini rimasti ferite a causa delle bombe e degli scontri armati. Per rispondere all’emergenza, Quotidiano Nazionale ha sostenuto la Fondazione Francesca Rava, che dall’inizio del conflitto ha già inviato 17 convogli di aiuti umanitari e sanitari in direzione di Leopoli e Chernivtsi, attraverso la Polonia e la Romania. Dai due punti di raccolta gli aiuti vengono smistati in molte città del Centro e dell’Est, tra cui Kyiv, Kharkiv, Mykolaiv, Sumy, Vinnytsia, Poltava, Chernihiv, Zaporizhia, Dnipro, Novomoskovsk e Nikolaev.

Grazie a centinaia di donatori, l’associazione ha inviato oltre 200 tonnellate di aiuti sanitari e beni di prima necessità per un valore di più di 2 milioni di euro.

Ma la Fondazione Francesca Rava agisce anche sul fronte italiano, perché da sostegno e sistemazione a moltissime famiglie ucraine in fuga dalla guerra, principalmente composte da donne e bambini. La Fondazione affianca le famiglie nell’iter burocratico e nelle pratiche sanitarie per ottenere le prestazioni essenziali. Inoltre, offre l’ausilio per l’inserimento scolastico dei minori e le attività per l’inclusione sociale dei bambini e delle loro famiglie, attraverso corsi di lingua, organizzazione di momenti di svago e aggregazione, convenzioni per attività sportive e un aiuto concreto per tutte le attività quotidiane (come attivazione SIM italiana, dotazione di carnet per la mobilità urbana, donazione settimanale di beni alimentari e di prima necessità, donazione di vestiti e giochi per bambini).

La guerra ha spezzato le famiglie e sembra destinata a durare ancora a lungo. Bodnar, in Ucraina, chiede all’Italia di non abbandonare il suo Paese e la sua gente ad un terribile destino: "Abbiamo paura, ma continueremo a combattere finché ci sarà anche un solo bambino in pericolo. Per noi è una situazione veramente complicata, per questo contiamo moltissimo sull'aiuto dei nostri fratelli e sorelle europee: ora più che mai, abbiamo bisogno del vostro aiuto". Per donare clicca su questo link.  Oppure fai un bonifico intestato a Fondazione Francesca Rava — N.P.H. Italia / Banca Mediolanum SPA / IBAN: IT39G0306234210000000760000 / BIC: MEDBITMM